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Cronaca Redazione 18 maggio 2012 12:17 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il Tar blocca i lavori del cantiere Attena
MARIGLIANO - Il tribunale amministrativo della Campania blocca i lavori realizzati sulle ceneri di Villa Attena. La ditta Ipodema non poteva usufruire dell'ampliamento dei vani del 35% previsto del piano casa ed inoltre ci sarebbero delle inesattezze circa lo stato dei luoghi presistenti. A presentare il ricorso è stata il magistrato, Lydia Ada Orsola Spiezia, del Consiglio di stato.
Intanto il Tar concede la sospensiva. L' aumento di volumetria realizzato secondo i legali dell'autorevole donna magistrato sarebbe fuorilegge in quanto le agevolazioni del piano casa si possono applicare solo per ristrutturazione e manutenzione e non certo per l'abbattimento e ricostruzione. Secondo i ricorrenti ci sarebbero delle inesattezze circa le dichiarazioni rese sullo stato dei luoghi preesistenti. Nei guai finisce il comune costretto a costituirsi in giudizio nominando un proprio legale esterno.Si tratta dell’avvocato Settimio Di Salvo di Napoli.
Palazzo Attena fu abbattuto circa un anno fa. A nulla valsero gli appelli degli storici che difendevano l'importanza dell'edificio realizzato in epoca razionalista dall'architetto del fascismo Marcello Piacentini. Ancora oggi la villa pardossalmente figura nell'elenco dei beni storici soggetti a tutela. Intanto lo scandalo cemento selvaggio si replica.
Stessa sorte toccherà anche agli altri palazzi in pietra tufacea. Nei mesi scorsi anche palazzo Bonazzi di Sannicandro fu demolito e dire che era stato il comune a sollecitarne la messa in sicurezza per motivi di staticità. Una messa in sicurezza che però è sfociata nella demolizione come sta accadendo per tutti i palazzi storici della città finiti nelle mire delle bande del cemento.
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