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Cronaca Redazione 16 maggio 2012 22:52 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sindaco Biancardi: Ecco perché abbiamo intitolato il Viale centrale della storica Piazza DArmi a Giovanni Paolo II
NOLA - “Responsabilità e solidarietà. Due parole pronunciate venti anni fa da Giovanni Paolo II qui, proprio qui, in questa piazza, tra gli applausi del popolo e le lacrime dei fedeli. Due parole che restano impresse nella memoria dei cittadini oggi come ieri. Che Papa Wojtyla possa benedire quanti passeranno in questo viale a Lui dedicato. Grazie di cuore all’Amministrazione Comunale, all’intera Giunta e al Sindaco Geremia Biancardi per aver “sposato” in pieno il nostro desiderio, accogliendo la proposta di intitolare questo luogo a Giovanni Paolo II”.
Con queste parole il Vescovo di Nola, Mons. Beniamino Depalma, ha accolto ieri sera il popolo nolano durante la cerimonia di intitolazione del viale centrale della storica piazza D’Armi a Papa Wojtyla. Una cerimonia semplice ed emozionante che ha visto la partecipazione di buona parte della cittadinanza, compreso i Maestri di Festa dell’edizione 2012 della kermesse in onore di San Paolino, che, in corteo, dopo la funzione liturgica officiata in Cattedrale per la traslazione delle reliquie del Santo Paolino, si sono recati in loco accompagnati dalle rispettive Bandiere. Una cerimonia che segue la lunga lettera – appello scritta da Mons. Depalma lo scorso 17 novembre ed indirizzata al Sindaco Biancardi e a tutta l’Amministrazione Comunale in cui si chiedeva l’intitolazione di piazza D’Armi a Giovanni Paolo II nell’anniversario del ventennale della sua visita.
“Sono trascorsi venti anni da quella data del 23 maggio 1992 – si legge nella lettera -, ne celebreremo la memoria come Chiesa, ma mi è sembrato opportuno suggerire alla cittadinanza tutta, attraverso la più alta Assemblea cittadina e l’Istituzione che la governa, un gesto della grata memoria a quel pastore che tutti abbiamo amato e che continua ad essere così vivacemente presente nei nostri cuori. Vorrei avanzare la richiesta a titolare il luogo che lo accolse per la celebrazione eucaristica, in quella assolata mattinata, - l’attuale piazza D’Armi – a Lui, Giovanni Paolo II. Una piazza perché il luogo più congeniale alla sua personalità che sapeva conquistare le folle con la sola presenza, ma che sapeva creare anche intimità con la stessa disponibilità mistica e coinvolgente. Una figura cara alla memoria laica come a quella credente, che in quella pizza ha voluto lanciare un messaggio alle nuove generazioni, che qui ha parlato di dignità dell’uomo e necessità di onesto lavoro, che ancora una volta ha invitato alla speranza. Mi permetto di presentare questa istanza con discrezione ma anche con la certezza di poter incontrare disponibilità e gradimento in tanti”.
“Credo di interpretare il pensiero dell’intera cittadinanza nell’evidenziare la gioia con la quale abbiamo accolto la proposta di Mons. Depalma – ha dichiarato il Sindaco Biancardi -. Una lettera –appello la sua carica di speranza in un momento particolarmente buio come questo in cui anche i valori cristiani vengono talvolta offuscati dalla disperazione e dal degrado morale che ci circonda. L’intitolazione del viale centrale di piazza D’Armi a Giovanni Paolo II nel punto esatto dove il ”Papa della Speranza” 20 anni fa officiò la Santa Messa fermandosi subito dopo a salutare l’intero popolo nolano avviene in un giorno importante per la comunità cristiana, nel giorno in cui si ricorda l’anniversario della traslazione delle reliquie di San Paolino. Una scelta non casuale se si considera che il nostro Compatrono è l’esempio di quei valori (Amicizia, Solidarietà e Fratellanza) che da sempre caratterizzano la Chiesa cattolica; quei valori che Papa Wojtyla ha trasmesso in ogni suo messaggio, anche a Nola in quel lontano 23 maggio del 1992. Quest’area, da sempre luogo di memoria storica e sacrificio, da oggi si trasforma così in luogo di affermazione dei valori cristiani che lo stesso Papa con vigore e forza ha trasmesso; quei valori di una Fede che, unita alla speranza, rendono l’uomo invincibile. E’ nel suo ricordo che Nola vivrà e sul Suo esempio farà tesoro”.
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