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Cronaca Redazione 14 maggio 2012 19:37 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Assetti societari, manovre e partecipazioni azionarie. Alla faccia della democrazia e della volontà popolare.
In questi ultimi giorni il Sindaco del Comune di Roma, secondo le informazioni dei maggiori quotidiani nazionali, sembra aver assunto la decisione (per far cassa) di cedere il 21% delle quote ACEA ai privati.
L'ACEA ha registrato per l'esercizio 2011 un utile netto di ben 86 milioni di euro, distribuendo utili per circa 60 milioni e la composizione societaria al 31.12.2011 risultava la seguente:
51% Comune di Roma, 12% Gruppo Suez, 15% (Gruppo Caltagirone), 22% Mercato Azionario (!!!!)
L'ACEA, a sua volta, possiede il 95,79% della Società Sarnese Vesuviano che detiene il 37% circa della famigerata GORI (soggetto gestore dell'Ambito Sarnese- Vesuviano) di cui fanno parte anche le multiservizi di Pomigliano (ASM all'11,93%) e di Castellammare (ASAM allo 0,2%) mentre l'Ente d'Ambito (i Comuni aderenti) detiene il 51%. Ricordiamo che quest'ultimo è stato recentemente condannato dal TAR Campania per gli aumenti tariffari decisi il 2 agsto 2011, a seguito del ricorso presentato dal Comune di Visciano, dai Comitati per l'acqua pubblica, dalla Federconsumatori.
Ma le grandi manovre non finiscono qui.
Sono in pochi a sapere, infatti, che, in data 19 dicembre 2011, a seguito della vendita delle azioni dell'ENI S.p.A., "Acqua Campania" S.p.A. non è più "soggetta all'attività di direzione e coordinamento dell'ENI S.p.A, pur avendo operato in tale contesto per la gran parte dell'esercizio". Tradotto: vuol dire che la nuova Società (interamente privata) gestisce, senza alcun controllo pubblico, la vendita dell'acqua all'ingrosso ad un bacino di utenza di circa 15 milioni di abitanti (Campania, Calabria, Puglia, parte del Lazio).
L'attuale composizione azionaria di Acqua Campania è la seguente:
SIBA (interamente controllata da Veolia al 100%) - sede legale Milano - con il 47,897% delle azioni
VIANINI (controllata dal gruppo Caltagirone di Roma) - con il 47,89% delle azioni
FINALCA S.R.L. (chi saranno mai costoro? - ago della bilancia, sede legale a Bologna, della quale cui si hanno pochissime notizie) - con il 2,096% delle azioni infine un ulteriore 2% e passa in mano a gruppi privati vari. Non manca la onnipresente IMPREGILO con lo 0,100% - oggi quota simbolica, ma domani?
Acqua Campania vende acqua a tutti coloro che la richiedono, realizzando notevoli profitti (il bilancio 2011 si è chiuso con un dividendo per gli azionisti di 0,58 euro per azione: non c'è male vero?).
La sua missione societaria (consigliamo di fare molta attenzione) è la seguente:
"La Società Acqua Campania S.p.A." (già denominata Eniacqua Campania S.p.A.) è stata costituita in data 13 gennaio 1994 ed ha per oggetto sociale:
a. la gestione di acquedotti nelle varie fasi di captazione, potabilizzazione e trattamento, adduzione, trasporto e distribuzione di acqua per uso potabile: le attività di progettazione, realizzazione, direzione e manutenzione delle opere collegate e connesse;
b. il servizio di contabilizzazione dei consumi idropotabili, nonché fatturazione ed esazione del corrispettivo economico;
c. il trattamento e smaltimento di acque reflue;
d. la captazione, adduzione, trasporto, distribuzione e trattamento di acque di qualsiasi tipo ad uso domestico, industriale ed agricolo;
e. la progettazione, direzione, costruzione e gestione di acquedotti, depuratori, fognature, impianti di raccolta, trasporto, trattamento, smaltimento e riciclaggio di rifiuti solidi urbani e/o speciali, trasporto di cose in conto terzi connesso a dette attività, espletamento di attività di bonifica, irrigue ed agricole e di pubblici servizi in genere, inclusa ogni altra attività strumentale connessa e conseguente;
f. l’organizzazione di mezzi, servizi e capitali occorrenti per la ricerca scientifica, lo studio, il coordinamento, la direzione e la progettazione di dette opere ed impianti ed infrastrutture;
g. la produzione, trasporto e vendita di energia elettrica.
Tutte le attività sopra indicate potranno essere svolte dalla Società sia in Italia che all’Estero. Al fine di perseguire il proprio oggetto sociale la Società può assumere, direttamente o indirettamente, partecipazioni in altre imprese aventi scopi analoghi, complementari o connessi al proprio e può compiere qualsiasi operazione industriale, commerciale, mobiliare, immobiliare e finanziaria, compreso il rilascio di fideiussioni e garanzie, connesse al raggiungimento, anche indiretto, degli scopi sociali, fatta eccezione della raccolta del pubblico risparmio e dell’esercizio delle attività disciplinate dalla normativa in materia di intermediazione finanziaria.
Le tariffe per la cessione dell’acqua all’ingrosso risultano essere state, sino ad oggi, le seguenti:
• 0,1621150 Euro/metro cubo - fino al 25 marzo 2009
• 0,1702210 Euro/metro cubo - dal 26 marzo al 30 giugno 2009
• 0,1821060 Euro/metro cubo - dal 01 luglio 2009 in poi
All'utenza cittadina dell'ATO3 Campania l'acqua, invece, costa, per ogni metro cubo, da euro 1,32 ad euro 3,30 cent. (escludendo la fascia sociale):
in media 7-18 volte in più.
In sintesi, si potrebbe dire, inoltre, che Gori, avendo un debito nei confronti di "Eniacqua" di oltre 100 milioni di euro, per buona parte è debitrice di se stessa. In questo quadro decisionale l'Ente d'Ambito e la Regione Campania fanno la parte delle comparse. Esecutori di progetti decisi in ben altri luoghi, o forse non è così? Tutto questo alla faccia della Democrazia, dei Referendum e della Volontà Popolare!
Tutto questo mentre si chiedono sacrifici durissimi a lavoratori, pensionati, famiglie e imprese!
Cgil Zona Nolana
Il Responsabile
Salvatore Velardi
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