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Cronaca Redazione 25 aprile 2012 00:08 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Nemmeno il tempo di gustarsi la bella vittoria referendaria del 12 e 13 Giugno 2011, che a guastare la festa in ATO3 (Ambito Territoriale Ottimale 3) Campania ci pensava l’assemblea dei Sindaci del 2 Agosto scorso, che deliberava aumenti di oltre il 15% sulle bollette dell'acqua. Il primo ATO in Italia a decretare aumenti in bolletta e a prendere una direzione diametralmente opposta alle indicazioni della consulta popolare. Un triste primato. I cittadini da una parte e “loro” dall’altra.
Il ricorso al TAR della Rete Civica ATO3 insieme alla Federconsumatori Campania e al Comune di Visciano, è stato quindi un passaggio obbligato. Gli aumenti tariffari decisi dall’assemblea dell'Ente d'Ambito non erano giustificati ne in base alle norme che regolano la tariffa, ne per statuto dello stesso ATO, in quanto le quote dei Sindaci che costituivano la maggioranza semplice in assemblea (26 a favore 15 contrari e 2 astenuti), non erano sufficienti a deliberare in materia tariffaria.
Gli aumenti dunque, avevano il solo scopo di ripianare gli enormi debiti della GORI.spa scaricando sulle tasche dei cittadini gli sprechi e la gestione fallimentare della società, ma quel che è peggio è, stata l’indifferenza di quei Sindaci, o meglio di quella maggioranza, rispetto alla volontà popolare del 12 e 13 Giugno, che oltre ad aver espresso un evidente “indirizzo politico” in tema di servizio idrico, cioè la gestione pubblica dell’acqua, aveva cancellato, col secondo quesito referendario, il 7% della remunerazione del capitale investito ovvero il guadagno dei privati. Le bollette dell’acqua andavano alleggerite, non viceversa. Ma tanto si sa. Quando chi ci rappresenta crede di poter liberamente passare sulla testa dei propri “sudditi” il risultato è quello di preferire una SPA che produce debiti piuttosto che riconoscere un sacrosanto diritto conquistato col più democratico degli strumenti: il referendum.
Il TAR dunque ha dato ragione ai comitati cittadini. Si tratta di un riconoscimento importante che dimostra una volta di più quanto sia importante tenere unita l’opinione pubblica contro le evidenti sviste dei nostri rappresenti.
Nell’esprimere soddisfazione per gli esiti della vicenda ci preme come cittadini, ancor prima che come attivisti dell’ABC di Marigliano, rendere noto, che sono pervenuti i rimborsi elettorali spettanti per legge a chi si aggiudica i referendum. 320 euro è la somma raccolta a Marigliano durante la campagna referendaria e versata sul conto corrente del Comitato Promotore mediante bonifico bancario.
I 320 euro sono ora a disposizione per essere restituiti a chi potrà esibire la ricevuta rilasciata all’epoca della raccolta fondi. Sarà sufficiente contattarci inviando una email a cabc.marigliano@gmail.com . Trascorso il tempo di un mese a partire dal 30 aprile 2012, gli stessi saranno recapitati alla segreteria del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che continua a combattere la sua battaglia per la definitiva ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
Grazie a tutti quelli che in questi anni ci hanno supportato e grazie pure a chi nello stesso periodo, più semplicemente, non ci ha ostacolato.
L’ABC di Marigliano.
Il prossimo appuntamento della Rete civica ATO3 è l’assemblea pubblica prevista giovedì 3 Maggio alle ore 17:30 a Nola nella Chiesa dell’Immacolata. Un nuovo punto di partenza per il percorso che porterà nei prossimi mesi i Comitati in numerose città del territorio per promuovere la ripubblicizzazione. Tra i relatori presenti all’iniziativa Alberto Lucarelli, docente universitario ed Assessore ai Beni comuni del Comune di Napoli, protagonista della stesura dei quesiti referendari.
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