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Cronaca Redazione 18 aprile 2012 14:53 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLA - “Se non vi sono stati interventi di bonifica, il tributo non è dovuto”, è questo il principio ribadito durante l’incontro pubblico svoltosi al Comune di Nola, relativo alle ingiunzioni di pagamento inviate dal Consorzio di Bonifica.
A rispondere alle domande dei cittadini presenti è stato il difensore civico del Comune di Nola, l’avvocato Raffaele Barone, affiancato dai presidenti di commissione Franco Nappi e Raffale Casilli, oltre al presidente del consiglio comunale, Francesco Pizzella.
Durante l’incontro è stato sottolineato come il comune di Nola, abbia avanzato una richiesta al Consorzio di Bonifica per conoscere se siano stati eseguiti da parte dell’ente in questione interventi di bonifica e riqualificazione territoriale, nell’ambito del comune di Nola. La richiesta è stata inoltrata diversi giorni fa. Il Consorzio, ora, ha trenta giorni a disposizione per poter rispondere.
È verosimile, è stato evidenziato, che la mancata risposta fino ad oggi, potrebbe anche essere la spia che sul territorio nolano non siano stati eseguiti interventi. Se così dovesse essere, potrebbero partire i ricorsi avverso alle ingiunzioni di pagamento che il Consorzio stesso ha inoltrato a numerosi cittadini tramite una società di recupero credito. Sempre nel corso dell’incontro è stata anche evidenziata l’impraticabilità di una class-action, soluzione che era stata paventata all’inizio di questa vicenda. La procedura in questione non è infatti prevista in materia tributaria.
Dunque, al momento, non resta che attendere. Se il Consorzio non dovesse dare seguito, nei termini previsti per legge, alla richiesta avanzata dall’amministrazione comunale, vorrà dire che non è in grado di dimostrare l’effettivo svolgimento di attività di bonifica sul territorio nolano. Tutto questo vorrà dire che tali azioni non ci sono mai state e che dunque il tributo non è dovuto.
“Continueremo a seguire con grande attenzione la questione – ha dichiarato il presidente della commissione Annona, Franco Nappi –. Si tratta di una vicenda che colpisce numerose famiglie. In tempi di crisi come quelli che viviamo, non possiamo consentire che possano essere pretesi soldi senza che vi sia stato alcun servizio reso”.
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