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Cronaca Redazione 13 aprile 2012 14:44 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
In Italia 68 anni fa la più grave tragedia ferroviaria d’Europa a Balvano 3 marzo 1944. Due vittime erano di Mariglianella il commosso ricordo dei familiari. Il solidale pensiero del Sindaco Felice Di Maiolo.
MARIGLIANELLA - Il 3 marzo scorso ricorreva il 68esimo anniversario della tragedia di Balvano in provincia di Potenza. Secondo il verbale della Seduta del Consiglio dei Ministri, delle ore 16.00 del 9 marzo 1944 nel Palazzo Municipale di Salerno, presieduto dal Maresciallo Badoglio, il Ministro delle Comunicazioni, Tommaso Siciliani, il sinistro ferroviario della linea di Potenza “è da attribuirsi alla pessima qualità di carbone fornito dagli alleati. I morti sono 517.
Tutto il personale ferroviario addetto al treno è deceduto, all’infuori di un fuochista. Tutti gli altri erano viaggiatori di frodo”.
Il sociologo e giornalista Antonio Castaldo ha rintracciato alcuni dei familiari di quei cittadini morti asfissiati nella Galleria delle Armi a Balvano e nei giorni intorno al 68esimo anniversario di quella immane tragedia, 3 marzo 1944-2012 ha avuto un incontro commemorativo privato. Il ricercatore ha raccolto i racconti e le emozioni rievocando un evento dimenticato.
Due di quelle vittime erano di Mariglianella: Esposito Domenico di anni 28 e Antonio Ambrosino di anni 17. In tutti questi anni, Vincenzo Esposito ha avuto a riferimento per le sue preghiere in suffragio dell’anima di suo padre, Domenico, una fotografia posta sul loculo di famiglia. Lo stesso hanno fatto e continuano i familiari di Antonio Ambrosino presso il Cimitero Comunale di Mariglianella.
Ancora oggi i familiari si tramandano il racconto di quel giovane padre e di quel ragazzo, di due diverse famiglie con la stessa necessità di sopravvivere agli stenti del periodo bellico, partiti alla ricerca di qualcosa da mangiare da portare a casa. Quella volta il viaggio non ebbe ritorno. Entrambi riposano tra i morti di Balvano.
Il Sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, ha dichiarato che nella “tremenda e funesta esperienza della guerra, per la tragedia di Balvano si serbava un ricordo solo nelle famiglie delle vittime e nelle ricerche di storia locale, io stesso grazie alle informazioni del giornalista Antonio Castaldo ne sono venuto a conoscenza in questi giorni. Colgo perciò l’occasione per esprimere a nome personale, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità locale la vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia di Balvano, in particolare alle famiglie Esposito e Ambrosino di Mariglianella”.
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