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Cronaca Redazione 18 marzo 2012 23:44 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
A Pomigliano la Chiesa la Scuola e lÂ’Associazionismo ricordano don Peppe Diana marciando contro il racket e la camorra.
A Pomigliano d’Arco, sabato 17 marzo 2012, è stato rinnovato l’appello di Don Peppe Diana: “Per Amore del Mio Popolo Non Tacerò”. Così il titolo del manifesto apparso in anteprima sul sito web della Diocesi di Nola e poi sui muri della città, prima agricola, poi operaia, adesso in travaglio verso la cultura dei servizi del terzo millennio. Un evento patrocinato dalla Città di Pomigliano D’Arco promosso da: FAI Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane; Associazione antiracket e antiusura -Pomigliano per la legalità- “Domenico Noviello”; Parrocchia San Felice in Pincis; “Irene ’95” realtà del Terzo Settore di Pomigliano d’Arco. Manifestazione in memoria di don Peppino Diana (1958-1994) massacrato a colpi d’arma da fuoco per il suo impegno con la Chiesa contro la camorra.
A lui venne conferita la “Medaglia d’oro al Valore Civile” da parte della Presidenza della Repubblica Italiana con la seguente motivazione: "Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo sfruttamento degli extracomunitari, pur consapevole di esporsi a rischi mortali, non esitava a schierarsi nella lotta alla camorra, cadendo vittima di un proditorio agguato mentre si accingeva ad officiare la messa. Nobile esempio dei più alti ideali di giustizia e di solidarietà umana. Casal di Principe (CE), 19 marzo 1994".
Sabato mattina a Pomigliano d’Arco il corteo è partito dal Liceo Classico “Imbriani” per attraversare le vie Pratola Ponte, Roma e Napoli, il Corso Vittorio Emanuele, Piazza Municipio e giungere in Piazza Primavera. Qui dal palco allestito dagli organizzatori, con la conduzione del giovane giornalista Luigi Di Maio, si sono alternati gli interventi dei promotori e dei rappresentanti del mondo della scuola, delle parrocchie, delle autorità e delle associazioni. Alla manifestazione erano presenti tantissimi studenti con i loro docenti, gli striscioni ed i gonfaloni degli istituti di appartenenza. Raggianti per il successo dell’iniziativa, il faro socioculturale e religioso pomiglianese, don Peppino Gambardella parroco della Chiesa di San Felice; don Angelo Losco il Rettore della Chiesa di San Sossio a Somma Vesuviana; Salvatore Cantone presidente dell’Associazione antiracket “Domenico Noviello”. A loro sono giunti numerosi saluti, abbracci e strette di mano dei partecipanti fra cui Antonio Castaldo sociologo e giornalista collaboratore del periodico zonale “L’Ambasciatore” diretto da Antonio Francesco Martignetti e dell’Associazione “Città Invisibile” di Brusciano, presidente Felice Marotta che hanno promosso e condiviso con l’Associazione “D. Noviello” alcune importanti iniziative su questo tema.
Varie partecipazioni con animazioni nel corso del corteo, interventi e contributi dal palco da parte del variegato mondo della scuola e dell’associazionismo; da Nola, l’ITCG “Masullo-Theti” ed il Liceo Classico “Carducci”; da Somma Vesuviana, il Liceo Scientifico “Torricelli”; da Cicciano, il Liceo Scientifico “Medi”; da Marigliano, l’ITCG “Rossi Doria” ed il Liceo Scientifico “Colombo”; da Napoli, l’IPIA “Di Miano”. Fra i vari altri partecipanti del mondo del lavoro, delle professioni, della cultura e dell’associazionismo, da Brusciano, Felice De Cicco per l’Associazione “Fare Nuovo” del movimento di impegno politico sociale e culturale per la legalità nella provincia interna di Napoli.
L’intervento conclusivo dal palco è toccato all’ITI “Marie Curie” di Ponticelli Napoli i cui studenti hanno letto brani letterari di impegno sociale con la finale citazione della poesia di Peppe Lanzetta “Je nun m’arrenno-Io non mi arrendo” continuando l’appello di Don Peppino Diana : “per amore del mio popolo non tacerò”. In serata al cinema Teatro “Gloria” è stato rappresentato il lavoro teatrale di Fortunato Calvino “Cravattari” a cura della Compagnia Gruppo Arte Drammatica, GAD “Radici” di San Vitaliano, con la regia di Pasquale Manfredi.
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