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Cronaca Loredana Monda 22 febbraio 2012 23:54 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Accompagnava una donna a prostituirsi. Scoperto dai carabinieri era stato arrestato e spedito ai domiciliari. Nella mattinata di ieri, si è tenuta l’udienza di convalida al Tribunale di Nola. L’uomo, un quarantenne del luogo, è stato sottoposto, infine, all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Tutto inizia pochi giorni fa, quando i militari dell’Arma della stazione di Acerra - che portavano avanti, tra la prima e la seconda settimana, servizi d’appostamento e d’osservazione - fermano l’incensurato in località “Calabricitto“. Gli uomini della Benemerita avevano notato che il quarantenne accompagnava una signora, anch’ella di Marigliano, con la sua auto (che era stata sequestrata) sul luogo del suo lavoro di meretrice.
L’andava, quindi, a ritirare dopo un paio d’ore per riaccompagnarla a casa. Dopo l’arresto dell’uomo, i carabinieri avevano ascoltato la signora che aveva raccontato d’aver fatto la vita in passato, d’aver smesso e d’aver ripreso solo dopo aver conosciuto il quarantenne, con il quale aveva stipulato un accordo: in cambio di un passaggio quotidiano, gli avrebbe “versato” una percentuale dei guadagni. Con gli accertamenti dei militari dell’Arma erano emerse, inoltre, le lamentele di due prostitute rumene inerenti minacce ricevute dallo stesso quarantenne per “invitarle” ad accettare la presenza in strada anche della mariglianese. A sostenere le tesi dell’accusa dinanzi al giudice per le indagini preliminari Campoli, è stato il pubblico ministero Visone della Procura della Repubblica di Nola. Accuse che sono state contestate dal legale del quarantenne, l’avvocato Pasquale Napolitano.
A conclusione dell’udienza, il gip del Tribunale di Nola ha commutato, per l’appunto, i domiciliari, per favoreggiamento della prostituzione, in obbligo di dimora nel comune di residenza. Non si conoscono le ragioni che hanno portato la donna a prostituirsi. A praticare le attività di meretrici sono, infatti, soprattutto donne straniere, costrette a stare in strada. Quello che emerge, però, dalle udienze che si stanno celebrando a Nola è che si stanno moltiplicando le commissioni di reati di minore entità, sempre più spesso dovute a vera e propria fame. Non a caso, nelle aule di tribunale, sono finiti anche furti di funghi, di zucchero, di patate e di altri generi alimentari.
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