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Cronaca Redazione 22 febbraio 2012 13:25 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
E’ il quarto in Provincia di Napoli approvato dopo la legge regionale 16/2004 Il sindaco Provvisiero: “Vivibilità , valorizzazione culturale e sviluppo”
CIMITILE - E’ il quarto della provincia di Napoli: all’insegna dei record il nuovo piano urbanistico di Cimitile. Il Puc è, infatti, uno dei pochi strumenti di gestione del territorio approvati dall’entrata in vigore della legge regionale numero 16 del 2004. Con l’approvazione da parte della giunta provinciale si è concluso un iter avviato nel 2005 e si manda definitivamente in soffitta l’anacronistico piano regolatore generale datato 1988.
“Si apre una fase nuova e moderna di governo delle dinamiche territoriali. Il Puc - afferma il primo cittadino di Cimitile, Nunzio Provvisiero - ha disegnato un percorso che coniuga vivibilità e sviluppo, riqualificazione urbanistica e valorizzazione culturale”.
In linea con il Ptcp, piano territoriale di coordinamento provinciale, lo strumento di pianificazione comunale, firmato da un’associazione poliprofessionale diretta dal prof. Arch. Miano dell'università di Napoli, contiene uno studio specifico sul tessuto storico-urbanistico del paese. La “carta d’identità” di ogni alloggio e l’analisi delle stratificazioni hanno permesso, in assonanza con le strumentazioni regionali e provinciali, di ampliare il centro storico alle effettive valenze esistenti.
Per soddisfare il fabbisogno abitativo è stato previsto di intensificare le aree già edificate, in modo da non depauperare il patrimonio dei suoli liberi della cittadina. In ogni caso, tenuto conto dell’incremento della popolazione e della previsione di crescita della comunità locale che, nel 2018, dovrebbe essere composta da 7605 cittadini, potranno essere realizzate 407 abitazioni oltre alle 44 del comparto perequativo di edilizia sociale rispondendo così anche al disagio abitativo dei meno abbienti.
Grande attenzione anche al rilancio del prestigioso sito storico archeologico delle basiliche paleocristiane. La valorizzazione passerà soprattutto per la realizzazione di un’area verde e per la delocalizzazione delle abitazioni che non hanno particolare pregio architettonico. Un’iniziativa, quest’ultima, che, in alternativa agli espropri, sarà perseguita con procedure di tipo perequativo che consentiranno notevoli risparmi alle casse comunali senza sacrificare i risultati. Lo strumento ha, infatti, lo scopo di distribuire equamente, tra i proprietari di immobili interessati dalla trasformazione oggetto della pianificazione urbanistica, diritti edificatori e obblighi nei confronti del comune.
Si tratta di un concetto innovativo che, già largamente sperimentato al Nord, trova in Cimitile uno dei pochi centri della Campania e del Sud che ne hanno previsto l’attuazione.
Sarà per questo che è proprio la Provincia di Napoli ad indicare il Puc di Cimitile come modello da seguire. In sede di conferenza dei servizi per l’esame del piano urbanistico comunale il capo della direzione urbanistica della Provincia di Napoli, Giacomo Ariete ha, infatti, espresso “giudizio positivo per la metodologia tecnica di perequazione adottata dal Comune ed apprezzamento per la metodologia adottata dal progettista del Puc ai fini del dimensionamento del fabbisogno abitativo di Cimitile che si è uniformata ai criteri di sostenibilità, ragionevolezza e prudenza cristallizzati nelle linee guida adottate”.
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