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Cronaca Redazione 12 febbraio 2012 22:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Assemblea pubblica per lanciare la rete territoriale per i diritti dei migranti
NOLA - Sconfiggere pregiudizi e razzismo, per tornare ad essere terra di accoglienza e tolleranza. E’ uno degli obiettivi della Rete territoriale per i diritti dei migranti, che prende il via nell’assemblea pubblica di martedì 14 febbraio alle ore 18 nella sala consiliare del Palazzo di città. Prendono parte all’iniziativa, tra gli altri, Khaled Al Zeer, portavoce della comunità palestinese in Campania, Elena Coccia, vicepresidente Consiglio comunale di Napoli, Noemi Nappi, responsabile immigrazione Caritas diocesana. A promuovere la costituzione della Rete territoriale sono associazioni, forze sociali e politiche da tempo impegnate sul delicato tema: Caritas diocesana, Cgil zona nolana, Città Viva, Eremo dei Camaldoli, Laboratorio Fonseca30, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà.
Una battaglia di civiltà condivisa da tanti, considerato che sono ormai migliaia i cittadini stranieri che vivono e lavorano nel territorio nolano senza vedere riconosciuti i propri diritti solo perché immigrati o loro figli. Emarginati, sfruttati, abbandonati a loro stessi, senza servizi e con scarsa assistenza in caso di necessità, troppo spesso gli stranieri diventano vittima di razzismo, intolleranza e degrado. Drammatica testimonianza di questo inaccettabile disagio è il ritrovamento a Nola nelle recenti festività natalizie del cadavere di un migrante ucraino, ritrovato in una baracca occupata abusivamente in via Cimitero, morto di fame e stenti nell’indifferenza generale.
Sull’onda della campagna nazionale L’Italia sono anch’io, la Rete territoriale è impegnata a sensibilizzare i Nolani sul tema dei diritti di cittadinanza e dell’inclusione sociale, sostenendo la raccolta firme per due proposte di legge di iniziativa popolare: riforma del diritto di cittadinanza che preveda che i bambini nati in Italia da genitori stranieri possano diventare cittadini italiani e il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative ai lavoratori stranieri regolarmente presenti da 5 anni nel nostro Paese. Per arrivare alla presentazione delle proposte in parlamento sono necessarie 50mila adesioni entro fine febbraio.
Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni (stima Dossier Caritas Italiana Fondazione Migrantes 2010), pari all’8 % della popolazione totale. Di questi un quinto ha meno di 18 anni. Fedeli all’articolo 3 della Costituzione, che stabilisce il principio dell’uguaglianza ed impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento, siamo convinti che il riconoscimento dei diritti di ogni individuo, di qualsiasi origine, etnia e fede religiosa, sia decisivo per il futuro del nostro Paese.
Rete territoriale per i diritti dei migranti - Nola
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