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Cronaca Redazione 26 gennaio 2012 13:16 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Coinvolta in un'inchiesta la ditta a cui il Comune dovrebbe affidare la raccolta dei rifiuti per sette anni
MARIGLIANO - La società di raccolta rifiuti "Igiene urbana" accusata di truffa e turbativa d'asta. 7 indagati. Si apre il giallo in città dove in queste ore è stato consultato un avvocato per sbrogliare la complicata matassa della gara settennale dei rifiuti, che dovrebbe essere affidata proprio all'Igiene Urbana, prima esclusa dal Comune e poi riammessa dal Tar del Lazio. .
Truffa a Inps e Inail, turbativa d'asta negli appalti per la raccolta dei rifiuti nei comuni del vesuviano, falso, frode e inadempienze nelle pubbliche forniture. Sono i reati contestati a vario titolo ai 7 indagati, tra denunciati e destinatari di misure restrittive, dalla procura di Torre Annunziata nell'ambito di una inchiesta sulle irregolarita' commesse da "L'igiene urbana srl", impresa di Sant'Antonio Abate, che ha espletato il servizio raccolta rifiuti a Casola, Pimonte e Santa Maria La Carita'.
Per i due amministratori, Andrea Abagnale e Daniele Manfuso, interdizione a contrattare con la P.A. per due mesi. Tra i denunciati, un funzionario Inps indagato per aver emesso falsi documenti di regolarita' contributiva dell'azienda di smaltimento allo scopo di consentire la partecipazione alle gare di appalto, e due tecnici dell'ufficio Lavori pubblici del Comune di Santa Maria La Carita', che hanno consentito che la ditta gestisse come Isola ecologica un'area di 70 metri quadrati sversando in modo irregolare 35 metri cubi di rifiuti ingombranti senza nemmeno dotarla di cassoni scarrabili. Nel corso delle indagini sono emerse anche diverse infrazioni alla normativa ambientale. Il danno quantificato per l'Inps e' di oltre 127mila euro, e oltre 22mila per l'Inail.
La societa' ha anche ottenuto l'esenzione per 14 dipendenti dal versamento di premi assicurativi e contributivi. Due dipendenti, poi, anche loro indagati, hanno certificato falsamente di essere disoccupati da 24 mesi per ottenere sgravi contributivi. Un'indagine che avrà delle ripercussioni anche in città e che potrebbe agevolare il compito dell'amministrazione, Sodano, alle prese con l'ingarbugliato compito di rescindere il contratto alla ditta in questione riammessa in gara dal Tar del Lazio. Il tutto senza pagare il risarcimento danni che ammonterebbe a circa 2 milioni e trecentomila euro. Il Comune aveva escluso L'igiene Urbana proprio a causa di un reato che le veniva contestato, risultato agli accertamenti effettuati dal responsabile di settore.
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