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Cronaca Salvatore De Riggi 17 gennaio 2012 23:29 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Decoro e rispetto, almeno per i morti
MARIGLIANO - È troppo chiedere decoro e rispetto per i morti? Parlo del cimitero di Marigliano, dove ai defunti tutto ciò è negato.
Il cimitero, luogo “sacro” a prescindere dal proprio credo religioso, dovrebbe essere un’oasi rispetto al mondo circostante, uno spazio “riservato” dove poter passare del tempo con i propri cari defunti lasciando da parte i problemi “terreni”, quelli di tutti i giorni.
A Marigliano invece, la città e il suo degrado, i suoi problemi, la sua maleducata invivibilità sono entrati nel cimitero , anzi lo hanno invaso…
Il “sacro” è ormai sopraffatto dalla spicciola gestione del “profano”. L’ingresso della parte “nuova” ti fa subito capire, con quella specie di volta-monumento in cemento degradato, dove stai andando: ti giri intorno, vedi attrezzi edili sparsi un po’ dappertutto ma non ti è ancora chiaro in quale cantiere sei entrato.
Poi t’incammini sul viale, all’angolo dei vari blocchi vedi dei tubi con all’estremità un rubinetto (di quelli economici) e ti convinci ancor di più dell’idea del cantiere. Entri in uno dei quadri con le sepolture, fai uno slalom tra cumuli di terra, piante abbandonate e recinzioni “veloci” (quelle da lavori stradali per capirci) e ti assale il dubbio di essere su corso Umberto I.
Provi a riordinare le tombe dei tuoi cari, vai a buttare fiori e lumini ma ti accorgi che i contenitori per i rifiuti sono tutti uguali e addio raccolta differenziata. Intanto arriva il furgoncino (durante l’orario di visita) e carica i rifiuti tra il vociare del personale che oramai si è completamente convinto di essere in un cantiere.
Allora decidi di andare via passando per la parte “vecchia”, t’imbatti in vecchie impalcature di legno ormai marce che convivono con scoli di plastica senza coperchio, in uno strano connubio di antico e moderno che in comune hanno solo la precarietà.
Nell’uscire il maestoso glicine dell’ingresso “vecchio” ti dona un po’ di fiducia e speranza, quasi a voler dire che veglierà lui sui nostri morti…
È troppo chiedere decoro e rispetto per i morti?
“Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avrete fatto, ma di quelle che non avrete fatto.” Mark Twain
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