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Cronaca Loredana Monda 22 novembre 2011 23:19 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NAPOLI - Operazioni dei carabinieri. Bilancio 3 arresti a Napoli e provincia. Catturati 2 latitanti e ammanettato l’autore di un omicidio di camorra. I carabinieri del Comando Provinciale hanno conseguito 3 grossi successi investigativi, frutto della collaborazione e del lavoro in sinergia dei caserme dell’Arma della provincia. “La condivisione delle informazioni e dei risultati delle investigazioni e l’aggiornata conoscenza del territorio, da sempre prerogativa di stazioni e nuclei investigativi dei carabinieri, continuano - fanno notare i diretti interessati - a la prerogativa per contrastare ogni forma di criminalità e assicurare alla giustizia gli autori di reati, contribuendo a rendere sempre più sicure le città e infondendo nei cittadini maggior senso di sicurezza.
E’ delle ultime la cattura di 2 latitanti ricercati per associazione mafiosa e finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, nonché l’arresto dell’autore di un omicidio di camorra“. A sant’antimo i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato Antonio Picciulli, 29 anni, ritenuto elemento di spicco del clan “Verde”, operante a Sant’Antimo e zone limitrofe (tra l’altro è genero di Antonio Verde, detto “capuzzella”, elemento apicale dello stesso clan). A Picciulli, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, perché ritenuto l’autore dell’omicidio di Antimo Bruno Flagiello, detto “scapece”, ritenuto affiliato allo stesso clan, ucciso il 16 novembre 2005 a Sant’Antimo con 6 colpi di arma da fuoco calibro 9.
Durante le indagini i carabinieri hanno accertato che il Flagiello fu ucciso per una serie di comportamenti non condivisi dai componenti della famiglia camorristica. A Casapesenna (Ce), sempre i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno arrestato il latitante Nicolae Alexandru Dumitru, 23 anni, rumeno, già noto alle forze dell’ordine, destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso nel luglio 2010 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per associazione per delinquere finalizzata al traffico, alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti. L’uomo, ricercato dalla data dell’ordinanza, è ritenuto affiliato ad un sodalizio criminale composto da nigeriani, rumeni e bulgari dedito all’importazione di cocaina ed eroina tramite corrieri dal Perù, dall’Afghanistan e dal Venezuela.
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