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Cronaca Loredana Monda 04 novembre 2011 23:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Calunnia. Con questa accusa, l’incensurato maresciallo dei carabinieri Giulio Arcieri - ex vicecomandante della stazione cittadina - è stato condannato, in primo grado, a tre anni e mezzo di reclusione, nonché cinque anni d’interdizione dai pubblici uffici. Avrebbe agito in danno del maresciallo Ciro Silvestro, suo comandante all’epoca dei fatti, oggetto del processo, che si è concluso in questi giorni. Contestualmente, è stata condannata, ad un anno e quattro mesi, Teresa Piccolo, che avrebbe aiutato Arcieri a raccogliere false prove a carico di Silvestro.
L’intera vicenda, iniziata alcuni anni fa, è stata ricostruita in sede processiale. Ciro Silvestro e Giulio Arcieri - da comandante e vicecomandante della stazione dei carabinieri cittadina - vivevano con le rispettive famiglie negli alloggi di servizio. I rapporti tra i congiunti di entrambi non sarebbero stati ottimali. La situazione sarebbe degenerata con la partenza di Silvestro per una missione di sei mesi in Kossovo. Durante l‘assenza del comandante, le redini della stazione erano passate al suo vice, che avrebbe negato l’accesso alla porta militare ai suoi familiari, sollecitandoli ad usufruire dell’ingresso civile. I congiunti di Silvestro l’avrebbero colto in fallo, avendo Arcieri ammesso donne in caserma, in contrasto con le norme del regolamento interno. I familiari del comandante avrebbero chiesto l’immediato intervento di superiori della Compagnia e del Territoriale di Castello di Cisterna. Nel frattempo, la Piccolo, che avrebbe organizzato una cena a casa sua e avrebbe registrato le dichiarazioni di un personaggio con precedenti penali, sostenendo, poi, la collusione di Silvestro, per vicinanza al clan Mazzarella.
La cassetta della registrazione sarebbe stata consegnata ad Arcieri. Al rientro di Silvestro, Arcieri è stato trasferito - temporaneamente - alla Compagnia di Nola. All’allora comandante, il Maggiore Eduardo Gambardella, il maresciallo avrebbe consegnato la cassetta, girata all’autorità giudiziaria, che è andata avanti, fino all’istruzione del processo di primo grado, ora concluso.
Tutto è stato dibattuto in aula, con il Silvestro che si costituito parte civile ed è stato rappresentato dall’avvocato Vincenzo D’Alessandro, la Piccolo difesa da Pasquale Napolitano e Walter Mancuso, l’Arcieri difeso dall’avvocato Muscarillo. A quanto pare, tutti gli avvocati sono, ora, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado. Solo successivamente, Arcieri - molto probabilmente - ricorrerà in appello.
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