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Cronaca Redazione 01 luglio 2011 23:27 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Denunciati a piede libero due cittadini di Torre Annunziata
Proponevano in acquisto una vasta gamma di elettrodomestici ed apparecchiature elettroniche ed HI-FI, nonché di pezzi da ricambio per automobili e moto ed oggettistica varia a prezzi molto vantaggiosi, anzi decisamente appetibili, ma era solo una truffa ed anche ben congegnata. Se ne sono accorti, purtroppo, a loro spese, diversi ed ignari acquirenti di tutto il territorio nazionale, che, resisi conto del raggiro, hanno sporto circostanziata denuncia ai competenti settori delle Forze dell’Ordine, rimarcando che, malgrado avessero provveduto ad onorare i dovuti pagamenti nei tempi stabiliti, della merce acquistata neanche l’ombra.
Dopo una lunga serie di verifiche ed accertamenti, la “palla” investigativa passa nelle mani della Squadra Mobile di Reggio Emilia, che identifica a denuncia, a piede libero, cinque persone, accusandole di millantato credito e truffa via internet. Nella cinquina di truffatori(risultano tutti residenti nel Comune reggiano di Val d’Enza) finiti nei fascicoli della magistratura di Reggio Emilia, figurano anche il 43enne A.L. e il 44enne F.D.S., entrambi originari di Torre Annunziata, che, con i loro tre compagni di malaffare(P.C., 31enne di Crotone, M.T., 39enne, di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e N.D., 44enne di Crotone), dovranno rispondere anche del reato di associazione a delinquere.
Computer, carte di credito, chiavette per la navigazione internet e un consistente numero di telefoni cellulari e schede SIM ed altro materiale utile ai truffatori per carpire la buona fede dei loro clienti e raggirarli senza creare il minimo sospetto: di tutto e di più è stato trovato nel corso delle perquisizioni presso le basi operative della banda di imbroglioni calabro-partenopea, che usavano i canali web di Ebay Italia, rinomata e seria ditta di aste telematiche che dà opportunità a privati ed aziende di proporre e vendere, in rete, oggetti di vario genere, per far fessi coloro che prendevano per buone le loro offerte. La banda di truffatori di cui ci occupiamo aveva colpito dappertutto, in Italia, ed ora è giusto che rispondano davanti all’intero popolo italiano delle loro malefatte.
Daniele Palazzo
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