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Cronaca Redazione 30 giugno 2011 00:52 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il quartiere di Pontecitra è sommerso dai rifiuti. Blocchi stradali e incendi in tutto il quartiere
MARIGLIANO - Marigliano non fa eccezione. Come la maggior parte delle città della Campania è attanagliata dai rifiuti.
Un po’ tutte le zone sono oramai sommerse dai sacchetti. La città e le frazioni sono piene di buste di immondizia che da giorni non viene ritirata. Tutte le strade, più o meno, sono interessate al problema , anche se l’Amministrazione tenta di tenere pulito ameno il centro della città.
Pontecitra è sommersa da sacchetti e da lenzuoli pieni di ogni roba. Ieri i cittadini esasperati hanno buttato sulle strada quintali di rifiuti che poi hanno dato fuoco.
Fuori al Mulino Cercal Sud in via Nicotera una montagna di rifiuti e di buste di plastica fanno bella mostra di sé, proprio vicino alla finestra che dà sul locale dove viene macinato il grano. Uno dei responsabili Antonio Cerciello lamenta: noi trattiamo grano e farina. Non ci vuole nulla e batteri, o altre diavolerie del genere , pericolosi si infiltrano nel grano o nella farina, di chi sarà , poi, la colpa se un batterio inquina tutto? È impensabile fare questo lavoro in queste condizioni , dove la prima cosa è l’igiene.
Non migliorano le cose nella altre strade. Addirittura lamenta il sig. Carlo Guercia: nei pressi di Masseria Pugliese , quella strada che dal ponte va verso Miuli, che costeggia l’autostrada, chiusa da tanti mesi, per impedire sversamenti di rifiuti, oggi sembra una discarica di materiale edile. Cumoli di materiale di risulta e di scavi, su cui addirittura sono cresciute tante erbacce che sembrano alberi , paiono integrarsi pienamente con il luogo reso paurosamente squallido dal degrado e dall’abbandono, senza che nessuno denunci o si degni di risolvere il problema.
Eppure , come si evince dalle foto, in quel posto si muovono mezzi pesanti, cingolati, camion e altro. Non vorrei che tra un po’ quel materiale sarà tolto
( dalle stesse macchine che ce l’hanno portato!?) come rifiuto speciale pagato, come sempre avviene, con i soldi di tutti noi contribuenti.
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