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Cronaca Redazione 02 giugno 2011 15:18 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
E' di qualche tempo fa un interessante servizio delle iene sul parcheggio abusivo a Napoli. Il servizio denuncia un fenomeno diffusosi e consolidatosi a Napoli ed in molte altre città italiane e mette in risalto la connessione venutasi a creare tra criminalità organizzata e parcheggiatori abusivi.
Dal servizio emerge con chiarezza come pagare i parcheggiatori sia esattamente equivalente a pagare il pizzo. Il collegamento con la camorra, infatti, e in generale con la criminalità organizzata, è palese e, nel servizio, viene ammesso persino da uno dei parcheggiatori.
I cittadini, le forze dell'ordine, ed ancor più i politici, devono comprendere che il parcheggio abusivo è, in buona parte, nelle mani della criminalità organizzata ed è certamente una delle fonti primarie di remunerazione dell'organizzazione.
Il parcheggio abusivo fornisce non solo ingenti risorse finanziarie alla camorra ma anche risorse umane e permette di creare una fitta rete di controllo su tutto il territorio cittadino.
I cittadini sono costretti a pagare anche quando vi sono strisce blu dove parcheggiare (in molti casi infatti sono gli stessi parcheggiatori che "tengono" i posti in vista dell'arrivo di nuovi "clienti"). Si è costretti a scegliere se pagare il parcheggiatore o pagare il grattino o ancora pagare entrambi e subire una duplice tassazione. Se si paga il grattino e non il parcheggiatore, si sa, si rischia quanto meno uno "scippo" sulla macchina. Se si paga il parcheggiatore e non il grattino, si rischiano multe e ganasce. E se si pagano entrambi, beh, non rischiate niente, al massimo di spendere una bella cifra per la fine del mese.
Ma perchè questo "mestiere" ha avuto tutta questa fortuna e si va diffondendo in tutta Italia?
La risposta sta nel fatto che per le organizzazioni criminali il parcheggio abusivo ha costo zero sia dal punto di vista economico, che umano. Non ci sono investimenti, si diventa semplicemente "concessionari abusivi" di un bene pubblico, tutte le strade.
Praticamente nulli sono poi i rischi in quanto le sanzioni per i parcheggiatori sono, in assenza di un'esplicita minaccia, esclusivamente amministrative. Estremamente difficile è dimostrare che vi è stata un'estorsione. Non vi è una minaccia esplicita ma solo un generalizzato sentimento di paura delle conseguenze derivanti dal non pagare.
In fondo si paga il pizzo per gli stessi motivi. Le conseguenze sono note, ma solo successive, ed eventuali, al rifiuto di pagare.
Le zone controllate dai parcheggiatori sono innumerevoli. Sono tantissimi, controllano ogni strada della movida, ogni spazio antistante un locale, bar, ristorante o supermarket, persino ogni ospedale. E sono sempre gli stessi. Hanno dei turni prestabiliti, si danno il cambio e non lasciano mai "scoperto" il proprio territorio.
Anche se li denunciamo, prima o poi ritornano. Tempo fa la Polizia Municipale del comandante Luigi Sementa tentò di contrastarli invano. La lotta è durata qualche mese e poi si è spenta nell'indifferenza collettiva. Denunce e confische non poterono nulla. In fondo, poi, sono pochissimi quelli che denunciano gli abusivi, nella maggior parte dei casi perchè si ritiene che non serva a nulla.
Non servirà ma in qualche modo ci si deve ribellare, ribellare alla prepotenza. Non si può restare schiavi della camorra per tutta la vita. Se si convive con la prepotenza un giorno qualcuno verrà a bussarci al citofono per riscuotere i soldi a domicilio, solo per la residenza in città, e noi saremo costretti a darglieli.
Per opporci al fenomeno ci si deve rendere conto della sua portata.
Per questo abbiamo deciso di creare una mappa di tutti i parcheggiatori abusivi della città di Napoli destinata a tutti coloro che intendono conoscere e/o combattere il parcheggio abusivo. Si chiede a tutti i lettori di segnalare, con precisione, le zone in cui "lavorano" tali soggetti, specificando al contempo: costo richiesto (min-max); capienza (numero di autovetture e motorini che possono essere parcheggiati in quella zona); insistenza (o prepotenza nel chiedere o pretendere i soldi); numero di parcheggiatori che operano in quella zona; presenza o meno di strisce blu;
orari di lavoro.
Inviate le informazioni a parcheggioabusivo@yahoo.it
Giacomo Bonito
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