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Cronaca Redazione 10 maggio 2011 23:09 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Detiene 200 grammi di Hashish, denunciato cuoco napoletano di trenta anni.
Un 30enne napoletano, di professione cuoco, e un suo amico follonichese di 27 anni denunciati dagli uomini della Guardia di Finanza di Follonica(Li) per detenzione, a fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. I due sono incappati in un posto di blocco della fiamme gialle mentre, di ritorno da Napoli, percorrevano la Statale Aurelia in direzione Follonica. La corsa della loro Ford Fiesta, condotta dal meno giovane dei destinatari del provvedimento di denuncia, si è fermata davanti alla paletta di di un Finanziere che intimava l’art al guidatore dell’utilitaria.
Pur trattandosi di un normale controllo, i militari della inanza, evidentemente insospettitisi per un certo che di nervoso palesato dai due ragazzi scesi dall’automobile, hanno optato per una perquisizione personale degli occupanti l’autovettura fermata e del veicolo stesso. E’ così che, abilmente celato in una valigia piena di capi di vestiario, è stato rinvenuto un finto pacco dono contenente due panetti di hashish del peso complessivo di 200 grammi e qualche grammo di marijuana del valore di qualche migliaia di Euro.
Già questo bastava per formulare un’accusa di detenzione, a fini si spacco, di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti toscani competenti per il caso specifico, però, hanno deciso di andare oltre, scoprendo novità interessanti ed aggravando maggiormente la posizione del cuoco partenopeo. Costui, risultato positivo al test tossicologico eseguito presso l’Ospedale di Massa Marittima e denunciato anche per guida sotto effetto di droghe, è stato segnalato anche per possesso di 15 grammi di marijuana e una trentina di semi di canapa indiana, reperiti presso la propria abitazione, a Napoli.
Ora, il tandem di malviventi finito nella rete della GdF di stanza a Follonica, vittime di se stessi e del loro meschino modo di intendere la vita, dovranno vedersela con la Giustizia. Il loro è un triste destino. Da spavaldi rappresentanti di un micromondo squallido come il loro, che ti fa credere furbo e vincente solo perché qualche volta ti è andata bene, a “pizz(e)c ’e (g)uaij(i)” quando, davanti alla “Legge” ti accorgi inesorabilmente della pochezza del tuo essere e della tua oceanica impotenza. Morale della “favola”: Non c’è che dire, alla fine, coloro che perseguono Giustizia, Moralità e Legalità vincono sempre.
Daniele Palazzo
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