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Cronaca Redazione 04 marzo 2011 19:02 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il sindaco Romano e il consigliere Papaccio, entrambi dell'Udc, hanno avuto quattro e tre anni e l'interdizione dai pubblici uffici
BRUSCIANO - 4 anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici per 12 anni per il sindaco di Brusciano Angelo Antonio
Romano. Il collegio giudicante del Tribunale di Nola, presieduto da Mariarosaria Bruno, ha accolto l’accusa di concussione in concorso formulata nei riguardi del primo cittadino. Insieme a lui è stato condannato a 3 anni di reclusione anche il consigliere comunale Salvatore Papaccio che all’epoca
dei fatti era vicesindaco. Per entrambi il pubblico ministero aveva chiesto la condanna alla pena di anni sei e sei mesi di reclusione.
Nel 2004, infatti, Romano e Papaccio furono denunciati per aver chiesto una tangente di 500 mila euro al costruttore, Angelo Perrotta per il rilascio di una licenza edilizia. che prevedeva la costruzione di 70 appartamenti. L’uomo, però, che è un noto costruttore del luogo, denunciò i fatti ai carabinieri. provvedendo anche a registrare i colloqui con i due uomini politici tra cui proprio quello avvenuto con il vicesindaco Papaccio in un noto bar di Marigliano. Ad aggravare la posizione degli accusati è stata anche la testimonianza di Domenico Coppola, ex presidente della commissione edilizia di Brusciano, che avrebbe fatto riferimento a pressioni subite e all’ improvviso allontanamento dall’incarico senza una spiegazione.
Intanto il sindaco Romano e il vicesindaco Papaccio che tramite i propri avvocati difensori hanno sempre respinto ogni accusa si preparano a
ricorrere in appello. Sul caso interviene anche l’ex senatore Tommaso Sodano che si è
rivolto al prefetto per sollecitare l’immediato scioglimento del consiglio comunale.
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