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Cronaca Redazione 25 febbraio 2011 11:45 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Striscioni in tutta Italia davanti alle sedi. Mutande, calzini e altri oggetti "pignorati" lasciati contro i comportamenti scorretti dell'agenzia di riscossione.
NAPOLI, 25 Febbraio - Questa notte CasaPound Italia ha messo a segno una
protesta contro Equitalia e i suoi metodi di riscossione. Davanti alle sedi del
concessionario alla riscossione sono stati appesi striscioni riportanti la
frase “(IN)EQUITALIA PIGNORA ANCHE QUESTO”, oltre a numerose mutande, calzini
ed altra biancheria intima anch’essa appesa intorno alle sedi con i cartelli
“PIGNORATO DA EQUITALIA”. I militanti di CasaPound, inoltre, hanno distribuito
un pieghevole nel quale sono stati evidenziati i motivi della protesta e le
proposte di CasaPound Italia per arrestare i comportamenti scorretti perpetrati
da Equitalia,che verrà distribuito anche nelle prossime settimane in molte
province della Campania.
“Equitalia - dichiara Emmanuela Florino, coordinatore regionale di CasaPound
Italia - in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80%
delle entrate proviene da piccolissimi contribuenti. Persone con le quali
Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi
inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un
bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’
asta giudiziaria”.
“Inoltre - prosegue il coordinatore di CPI - Equitalia persiste nel pignorare
beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da
un'impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i
lavoratori?
A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il
tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto)
incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha
poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri
delinquenti, cioè i veri milionari che però hanno nascosto i propri beni.
E per per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad
Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi
riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza
preavvertire il contribuente”.
“CasaPound Italia - conclude il coordinatore della Campania - non è dalla
parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione
fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e
inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva
delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia
corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al
lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione
previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia
di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per
crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell'immobile stesso, e comunque
per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare il tasso di
interesse legale nella rateazioni dei crediti, di revocare la possibilità di
condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la
percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la
percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a
perseguire i grandi evasori".
Su motivi e proposte della protesta CasaPound Italia da' appuntamento c/o i
propri gazebo che verranno allestiti in quasi tutte le province della Campania
a partire proprio da questo sabato, 27 febbraio, e mettera' a disposizione il
proprio servizio nazionale "Dillo a CasaPound", un numero di telefono
(3775176329) al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini per avere
consulenze e informazioni necessarie."
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