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Cronaca Domenico Mariano Barone 29 dicembre 2010 23:38 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Finalmente la costante ricerca medica nel trattamento dell’ HIV ha creato il primo farmaco che riunisce tre molecole antiretrovirali in un’ unica compressa: basta assumerne una al giorno.
Si tratta di un vantaggio per la cura dell’ AIDS non solo per la qualità di vita dei pazienti, ma anche per l’ efficacia della terapia stessa, fondamentale per il successo dei trattamenti antivirali contro l’ HIV. Fino ad alcuni anni fa, infatti, la terapia antiretrovirale per l’ HIV comportava per i pazienti l’ assunzione di un cocktail di farmaci che poteva arrivare a comprendere anche 25 compresse al giorno, con inevitabili conseguenze sulla qualità di vita e soprattutto mettendo a rischio l’ efficacia stessa della terapia e gi organi deputati alla depurazione dalle tossine.
Oggi, con questo nuovo farmaco, per i pazienti affetti da HIV è sufficiente una sola pillola in un’ unica somministrazione quotidiana per la cura dell’ AIDS: si tratta di un farmaco ” tre in uno ” che consente il trattamento dell’ HIV associando tre molecole di efficacia e stabilità provata “efavirenz 600 mg, emtricitabina 200 mg e tenofovir disoproxil fumarato 245mg” il tutto convogliato in una singola compressa da assumere una volta al giorno.
La mortalità per AIDS con questo nuovo trattamento è scesa dal 100% a meno del 10%, lo conferma Mauro Moroni, direttore Dipartimento Malattie Infettive dell’ azienda ospedaliera Luigi Sacco di Milano, ed in questo residuo di mortalità per AIDS si trovano i soggetti che non si curano: persone che scoprono troppo tardi la propria sieropositività, pazienti che non tollerano i farmaci, o pazienti che non li prendono con la necessaria cadenza.
Un passo avanti importante per trattare efficacemente un paziente per periodi molto lunghi, come quelli richiesti dalla terapia antiretrovirale per l’ HIV: quello dell’aderenza, cioè il rispetto delle modalità di assunzione dei farmaci, che devono essere costanti e conformi alla posologia indicata dal medico. Un’altra recente, ma non meno importante,scoperta ha individuato il modo di bloccare la trasmissione dell’Hiv, applicando una particolare crema una volta a settimana. La notizia lascia ben sperare su un tema così delicato, come quello dei rapporti sessuali sicuri tra ammalati di AIDS, aprendo nuove soluzioni e giungendo ad una svolta che più che positiva si può addirittura definire un miracolo della scienza, vista l’importanza e la portata dei suoi effetti.
Si tratta di una sorta di condom naturale anti-Aids che potrebbe addirittura dimezzare il numero degli ammalati. A realizzarla sono stati i ricercatori australiani Andrew Pask e Roger Short dell’università di Melbourne, dopo aver scoperto le qualità protettive dell’ormone estrogeno femminile, che forma una sorta di barriera naturale impedendo la trasmissione del virus.La crema all’estrogeno si applica sulla pelle interna del prepuzio maschile e riesce a potenziare la difesa naturale contro l’Hiv. In realtà la scoperta non è certo quella della crema, bensì dei suoi effetti anti-Hiv, dal momento che creme all’estrogeno venivano già ampiamente usate dalle donne contro l’atrofizzazione del post-menopausa.
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