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Cronaca Loredana Monda 13 dicembre 2010 23:22 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLA - “L’arte, bonifica del territorio”. Questo il tema del progetto espositivo che sarà inaugurato - dal Sindaco Geremia Biancardi, dal Deputato Paolo Russo e del Vescovo Monsignor Beniamino Depalma - sabato 18 dicembre 2010, alla Chiesa dei Santi Apostoli a Nola. Per il primo appuntamento dell’evento, prevista l’esposizione del maestro Peppe Capasso, benemerito docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che presenterà “Non mi pento”, in allestimento fino 30 gennaio 2011.
Obiettivo principale del progetto “L’arte, bonifica del territorio” è aprire la città - pregna di storia e di memorie artistiche - ai processi evolutivi dell’arte contemporanea. Siamo di fronte ad un’operazione complessa ed affascinante, che vede strettamente connessi gli sperimentalismi della modernità e le memorie del passato, che - come ha affermato il consigliere Vincenzo Iovino, tra i promotori dell’iniziativa - “certamente contribuirà a dare un contributo alla querelle della definizione dell’arte, come poetica e come tecnica in flagranza del convivere di una gioiosa originalità, che non si ferma davanti a nulla, mettendo in discussione se stessa e tutto, in nome di una emozionalità, sempre in sovra codice, di continua trasformazione, in questa nostra epoca di modernità avanzata, liquida, capace di confrontarsi con tutte le espressioni dell’attività umane, con creatività e spirito di adattamento che nessuna altra epoca ha posseduto, in questa misura”.
Per continuare, con l’architetto Giacomo Stefanile diremo che siamo di fronte ad “Un ciclo di mostre evocato da questa traccia introduttiva per proporre l’evoluzione delle tecniche artistiche, storiche, a contatto con i bisogni e le esigenze d’oggi”. Parliamo di una serie di mostre/evento fatte di artisti i cui nomi meritano un’appendice non di maniera, ma assolutamente sentita e necessaria, per una traccia del passato e dell’oggi, a futura memoria. Salvatore Emblema, Hidetoshi Nagasawa, Peppe Capasso, Hermann Nitsch, Luca Maria Patella, Pablo Picasso, Fabio Donato, Aniello Barone, Raffaele Canoro, Mario Franco, Guglielmo Longobardo.
Sono questi i nomi degli eredi di una tradizione, che affonda le proprie radici nel tempo della storia e trova in queste occasioni la possibilità di lavorare sul nuovo, rinsanguando la propria qualità, al di fuori di una ripetizione prestigiosa sicuramente, ma in imminente pericolo di monotonia. L’evento è voluto dal Comune di Nola e dall’Associazione Museopossibile, Gode della regia ferma e discreta del curatore, Pasquale Lettieri, il cui pregio maggiore è la trasparenza, la leggerezza, che si mette in scena e mette a disposizione degli altri il proprio effetto di padronanza, che è delicato, rispettoso, armonizzante, quanto deciso e risolutivo.
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