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Cronaca Domenico Mariano Barone 12 dicembre 2010 23:50 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Un ultimo studio americano accerta che fumare fa aumentare le probabilita di demenza ed Alzheimer
L'ultima ricerca ,coordinata dalla dottoressa Rachel Whitmer del Kaiser Permanetne (Oakland, California) e da un'equipe di ricercatori finlandesi, svedesi e americani,centrata sui danni provocati dal fumo mette in evidenza i danni certi procurati dalla nicotina al cervello in età adulta.
Lo studio effettuato si è protratto per ben 23 anni ed è finito a novembre scorso, codesto studio ha coinvolto più di 20.000 individui di diverse nazioni.
I risultati sono molto eloquenti: chi fuma più di 2 pacchetti di sigarette al giorno vede aumentare del 114% la probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza.
Percentuale che resta molto elevata, 37%, per chi fuma 1 pacchetto di sigarette al giorno.
Queste evidenze vanno ad aggiungersi a quelle già consolidate sulla relazione diretta tra il fumo e patologie quali ictus e cancro al polmone.
Lo studio contiene anche una buona notizia: chi ha fumato in passato e poi ha smesso non ha mostrato rischi di demenza superiori alla media negli anni successivi. Occorrono però 20 anni dall'ultima sigaretta fumata affinchè il rischio torni a 'quote' più normali.
Questa ricerca non fa che confermare i danni che il fumo procura al sistema cardiocircolatorio. Esso favorisce sia l'insorgenza di uno stato infiammatorio diffuso che la restrizione dei vasi sanguigni del cervello, entrambi fattori coinvolti nell'insorgenza di molte forme di demenza e nel morbo di Alzheimer.
Il consiglio è di fare jogging e attuare una dieta mirata ma soprattutto diminuire la voglia di sigarette che imperversa. Meglio la nutella!
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