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Cronaca Redazione 13 ottobre 2010 00:45 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Lavoro, dopo la riparazione di una perdita d'acqua, "messo in sicurezza" a Marigliano.
MARIGLIANO - Sono circa le ore 23:00 di martedì. Un grande botto si ode in via Michelangelo: un rumore sordo di lamiere che si accartocciano. La gente preoccupata e impaurita esce in strada. Nulla. Non c’è nessuno. Poi a guardare bene si scopre l’arcano. Nel pomeriggio sono stati effettuati dei lavori per riparare due perdite d’acqua, una in via Gemito, l’ennesima, e l’altra appunto in via Michelangelo, che è stata positivamente risolta nel tardo pomeriggio.
La zona è stata messa “in sicurezza” nel modo che vedete nelle foto. Alle ore 23:00, qualcuno, distrattamente, non ha visto i segni, i ferri, il nastro bianco e rosso, che indicavano un “lavoro in corso” e l’ha preso in pieno attraversando con la propria auto proprio al centro della zona “ messa in sicurezza” e... dei ferri.
Sentendosi in colpa, o forse vergognandosi per non aver visto l'ostacolo, quasi non si è fermato ed ha proseguito la corsa per poi valutare, probabilmente, i danni della propria autovettura a casa sua. Noi non ce ne intendiamo di lavori, di grandi appalti e di messa in sicurezza dei luoghi, ma sappiamo che non è certo quello il modo di lasciare un luogo dopo un intervento. E diciamo al povero disgraziato di non sentirsi in colpa, ma, anzi, di denunciare l'accaduto.
Se poi quell’intervento lo ha fatto in quel modo, o lo ha commissionato, la Gori, che sono anni che piange e batte cassa, vessando i cittadini con cartelle pazze; che non mantiene gli impegni presi con l’Amministrazione; che si rifiuta di annullare, dopo averlo concordato con l’Organo di Conciliazione, la cui creazione essa stessa, di concerto con l’ATO 3 e il Comune, aveva sottoscritto il 22 ottobre 2009, le fatture anomale riferite al periodo giugno 2006- giugno 2009, la cosa è ancora più grave.
Vito Lombardi
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