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Cronaca Loredana Monda 15 settembre 2010 23:03 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Antonio Buglione ai gionalisti: sono stato trattato meglio dai rapitori che da voi.
SAVIANO - Ancora in corso le indagini sul rapimento lampo di Antonio Buglione, 54 anni, di Saviano, titolare dell’Istituto di vigilanza privata “International Security Service”. Sullo sfondo si intravede la camorra campana. Le piste al vaglio sono diverse, ma la più accreditata - al momento - resta quella dell’avvertimento, anche se il diretto interessato non ha fatto mistero di aver avuto paura di morire.
Di certo, per ricostruire l’intera vicenda - senza lasciare ombre di dubbio - le forze dell’ordine mirano all’identificazione e alla cattura dei sequestratori. E’ stato lo stesso imprenditore a raccontare di essere stato portato via con un’auto vecchia e malandata di colore scuro, dopo essere stato preso a calci e pugni (nella colluttazione avrebbe perso un dente).
I carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna del Tenente Colonnello Antonio Jannece l’hanno ascoltato in caserma per diverse ore. All’uomo sono state mostrate anche foto segnaletiche. Gli accertamenti - come già detto - proseguono. I riflettori sono accessi sulle modalità di un sequestro durato meno di 48 ore e sulle ragioni.
Allo stato attuale, non è escluso che personaggi eccellenti abbiano voluto sequestrare il titolare dell’ISS per rientrare dei soldi persi a causa degli appalti persi dal gruppo Buglione per le interdittive antimafia ricevute. Ma il clamore sollevato, potrebbe aver costretto ad un passo indietro.
Agli inquirenti non manca il materiale su che spulciare: il lavoro del gruppo nel nord e nel sud, il subentro nella gestione della Gazzella di Afragola con tanti dipendenti non assorbiti, potenziali contrasti con i clan del Nolano e dell’Avellinese. In un quadro così ampio e articolato, un solo dato che induce alla riflessione: chi ha sequestrato l’imprenditore - visti i passi compiuti, le zone toccate - conosce il territorio in cui si è mosso.
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