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Cronaca Loredana Monda 14 settembre 2010 15:33 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Buglione: per il mio rilascio non è stato pagato alcun riscatto.
NOLA - Libero il fratello del sindaco di Saviano. Stamattina, dopo accertamenti sul suo stato di salute (era stato richiesto anche l’intervento di un’ambulanza), per l’imprenditore Antonio Buglione, tappa obbligata alla caserma “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Castello di Cisterna. Il sequestrato può fare ritorno a casa e la famiglia - che ha precisato di non aver pagato riscatti - può tirare un respiro di sollievo, ma i riflettori restano accesi sul sequestro lampo - per alcuni dalle modalità anomale - del titolare dell’istituto di vigilanza privata “International Security Service”.
I carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna continuano ad indagare. L’uomo doveva, quindi, deporre. Doveva raccontare la sua versione dei fatti ai militari dell’Arma per consentire loro di aver ulteriori elementi utili a sbrogliare la matassa per pervenire alle motivazioni di un atto illecito non comune nell’area Nolana e per arrivare all’identificazione degli autori. Incessanti sono state, nelle ultime ventiquattro ore, le ricerche delle forze dell’ordine. Non a caso, sulle abitazioni dell’area volavano a bassa quota degli elicotteri. Poi la svolta. Proprio nelle stesse ore in cui gli elicotteri sorvolavano le case di Marigliano, Antonio Buglione ha bussato alla porta di un’abitazione (un dipendente del Comune) nella zona dell’ex vasca, in località Miuli, chiedendo aiuto.
Prima ad accorrere, già impregnati in servizi mirati, gli uomini della stazione cittadina. L’imprenditore, che ha raccontato di essere stato trattenuto in una struttura abbandonata a confine con Somma Vesuviana, con una catena al collo come quelle che si usano per i cani da guardia, si era liberato ed era scappato, a piedi. Ricordiamo che la notizia del sequestro dell’imprenditore era trapelata nella mattinata di ieri, ma l’uomo era scomparso la sera precedente. Era stato, infatti, avvicinato da un commando armato nei pressi di casa sua e portato via. Nella giornata di ieri, era stata recuperata e sequestrata (dopo i rilievi di rito) l’auto del titolare dell’ISS: era stata trovata in una strada di Nola, non molto distante dall’abitazione.
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