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Cronaca Andrea Amato 09 agosto 2010 00:35 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
“Restaurati pochi anni fa, i trecenteschi affreschi del Santuario rischiano di nuovo danneggiamenti irreversibili.”
MARIGLIANO - L’umidità sta aggredendo gli intonaci e gli affreschi trecenteschi. Le termiti divorano il cassettonato ligneo e il tetto. L’acqua sta danneggiando il pavimento e le superfici marmoree. La tela dell’altare maggiore, raffigurante la Madonna delle Grazie, sta perdendo l’originaria brillantezza per effetto dell’umidità che migra dalla parete.
Il Santuario di Pontecitra è nel degrado e le Suore domenicane, custodi del vetusto complesso, lanciano un appello.
“Bisogna intervenire subito per salvare il santuario di Pontecitra. Non abbiamo fondi e nessuno ci aiuta. Ora ci rivolgiamo a tutta la comunità affinché si mobiliti per esso”.
In passato il Santuario di Pontecitra richiamava pellegrini provenienti non solo da Marigliano, ma anche dal circondario. Negli ultimi anni, però, quel legame antico tra la Vergine di Pontecito ed i fedeli si è andato progressivamente spegnendo e oggi il Santuario è avvolto nell’abbandono.
In mancanza di interventi di restauro e di manutenzione le pareti presentano vistose cadute di intonaco ed anche gli affreschi attribuiti a Roberto D’Oderisio, allievo napoletano di Giotto, per la forte umidità ascendente, rischiano di essere danneggiati da muffe, salnitro e licheni.
I due preziosi dipinti medievali del D’Oderisio, rappresentanti una Madonna col Bambino e una Crocifissione, recentemente sono stati oggetto di una attenta operazione di restauro, che è stata in grado di riconferire alle due opere una buona leggibilità. Tuttavia, a distanza di pochi anni dal recupero, esse corrono di nuovo il pericolo di essere cancellate per sempre.
Un santuario antichissimo, quello di Pontecitra, attestato già nel Duecento e oggetto di un intervento decorativo agli inizi del XIV secolo ad opera di maestri napoletani formatisi nella bottega di Giotto.
Lo storico Giovanni Villano punta l’indice: “Bisogna avviare subito degli interventi di restauro. Non è possibile assistere indifferenti all’agonia di questo prestigioso monumento. Con i fondi JESSICA il Comune potrebbe realizzare adeguati interventi di recupero. Anche la Regione potrebbe impegnarsi a reperire i fondi necessari per gli interventi architettonici e strutturali. Che si agisca in fretta!”
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