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Cronaca Redazione 03 dicembre 2008 22:20 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
POMIGLIANO - Per tentato omicidio e per danneggiamento aggravato, è finito in manette il diciannovenne Tommaso Rega, residente a Castello di Cisterna, definito dagli inquirenti già noti alle forze dell'ordine, figlio del cinquantottenne Giovanni, detto "coscia storta", ritenuto a capo dell'omonimo clan operante su Castello di Cisterna e sulle zone limitrofe, attualmente detenuto.
Ad arrestarlo i carabinieri della radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna, al comando del capitano Orazio Ianniello. Il ragazzo, mentre era alla guida di una Porsche Cayenne su Via Terracciano, non si è fermato all'alt imposto dai militari dell'Arma alle prese con un servizio di controllo di routine. Di fronte a quella paletta d'ordinanza, ha preferito darsi alla fuga. In Via Selva, all'incrocio con Via Cristoforo Colombo, ha perso il controllo della veloce auto, andando ad urtare una vettura in sosta.
Nell'ulteriore tentativo di guadagnare la fuga in retromarcia stava investendo i carabinieri, che, nel frattempo, erano scesi dalla gazzella per bloccarlo. E' andato, tuttavia, a sbattere contro l'auto militare. Per evitare di essere investito il capo equipaggio del nucleo radiomobile si è buttato sul lato della carreggiata cadendo rovinosamente.
L'autista ha sparato due colpi con la pistola d'ordinanza, forando altrettante ruote della Porsche. Solo a questo punto, Tommaso Rega è stato fermato. I militari sono ricorsi a cure mediche per contusioni varie guaribili in cinque giorni. Dopo le procedure di rito, per lui si sono aperte, invece, le porte del carcere di Poggioreale.
Gli accertamenti dei carabinieri, che hanno fatto seguito all'arresto del ragazzo, hanno consentito di scoprire che egli era privo di patente di guida, precedentemente ritirata. Una perquisizione della sua auto, ha portato, invece, al ritrovamento di una bustina contenente 3 grammi di marijuana, che sono stati sequestrati. Sotto sequestro è finita anche la vettura del diciannovenne.
L.M.
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