Cronaca
Redazione
26 aprile 2009 23:32
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Marigliano, in Abruzzo tra solidarietà e speranza incarnata!
MARIGLIANO - La Populorum Progressio il 22 aprile è stata presso la tendopoli di Poggio Picenze (AQ).
Dopo aver pubblicamente segnalato il 10 aprile scorso, quanto la Protezione Civile in stanza a Poggio Picenze aveva richiesto (400 ombrelli, 400 tè e tisane e 400 contorni da cucina in latta), la Populorum Progressio in collaborazione con la Parrocchia S. Maria delle Grazie - Marigliano (Na), la Parrocchia Sacro Cuore - Pontecitra in Marigliano (Na), la Emme e Emme S.a.s. – Marigliano (Na), Equoland s.r.l. - Calenzano (Fi), Miranda cars s.p.a - Nola (Na, TroppoBuono s.r.l. - Boscoreale (Na), Supermercati Piccolo s.r.l. - S. Anastasia (Na), la LAB s.r.l. – Centro Direzionale di Napoli, l'ASCOM di NOLA, la Albano s.r.l. – CIS di Nola ma soprattutto grazie ai soci e sostenitori del sistema Populorum Progressio per i fondi raccolti, è riuscita a raggiungere un ottimo risultato: si è raccolto più di quanto richiesto!
Siamo partiti ieri alle 16.30 da Marigliano e... subito un diluvio ci accompagna fino a Poggio Picenze ove giungiamo alle 20.20.
Come d'incanto, "il divin rubinetto" si chiude consentendoci di scaricare i frutti della solidarietà raccolti in poco più di 10 giorni attraverso una tam tam semplice e diretto che ha reso protagonista la rete di relazioni che la Populorum Progressio nel suo piccolo ha saputo costruire.
Tanta la nostra gioia: per la pronta Solidarietà delle realtà sociali, ecclesiali, commerciali ed imprenditoriali contattate; per la pronta disponibilità dei giovani della Populorum Progressio nel preparare tutto quanto utile alla "incursione" in terra d'Abruzzo; per l'accoglienza ricevuta dalla Protezione Civile; per la Speranza donataci dagli sfollati; per aver potuto, grazie a tanti sostenitori anche economici, costruire Solidarietà e seminare Amicizia.
Vorrei tanto riuscire a trasferirvi la Gioia degli sfollati nell'udire che avevamo portato loro 400 ombrelli: un boato d'applausi da pelle d'oca.
Vorrei tanto riuscire a trasferirvi la Serenità con cui gli sfollati italiani parlano dei concittadini sfollati macedoni: un'integrazione perfetta!
Vorrei tanto riuscire a trasferirvi la Paura che ancora alberga negli sguardi degli sfollati perchè anche mentre dialoghiamo, la terra trema ancora.
Vorrei tanto riuscire a trasferirvi il Fastidio che vive quotidianamente la popolazione abruzzese per l'invasività del mondo dell'informazione. "Vengono a svegliarci anche alle 6.30 del mattino per avere un'intervista" ci dice Monica.
Vorrei tanto trasferirvi la Compostezza con cui gli abitanti della tendopoli sottolineano la tardiva fornitura di stufette, coperte e luce. "Ci immagini tutti nelle tende - al buio - col silenzio rotto dal solo rumore della pioggia sulle tende - al freddo e svegli. Per fortuna svegli, per fortuna vivi".
Vorrei tanto trasferirvi la Tenacia dei soccorritori "made in" Croce Rossa, Protezione Civile, VV.FF.. Non si arrendono mai e dinanzi a nessuna necessità dei tanti abitanti della tendopoli.
Vorrei tanto trasferirvi il Desiderio degli abruzzesi di raccontare e di essere ascoltati: "tornate a trovarci! Anche senza aiuti, solo per parlare!"
Vorrei tanto trasferirvi la loro Nostalgia per quanto non c'è più: " la mia terra non esiste più. L'ha ingoiata quella polvere che sembrava nebbia, che coprì alle 3.33 di notte tutta la valle. L'ha coperta per sempre" ci diceva una fresca pensionata. Una mamma e casalinga, aggiungeva: "ricordo quando uscivo dal lavoro e dicevo alle colleghe ... che palle ora devo fare la lavatrice ... devo stirare ... quanto mi manca un ferro da stiro!"
Vorrei tanto trasferivi l'emozione di Luigi e Francesco che con me, dialogavano con gli sfollati avendo alle spalle un cimitero ed una chiesa diroccata e di fronte una montagna scura, nella morsa del freddo.
Il paesaggio indica il da farsi: seppellire le paure alle proprie spalle, coltivare la Fede la Speranza e la Carità, per superare la montagna oscura delle difficoltà e degli egoismi.
Ci riusciranno, è certo! E' certo che non resteranno soli!
Giovanni Malesci
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