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Cronaca Redazione 29 marzo 2009 00:24 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – Nel Partito Democratico ampia discussione sulle candidature a sindaco da sottoporre all’attenzione degli alleati della coalizione. Giovedì sera, sei nominativi sono stati resi ufficiali. Più componenti del coordinamento hanno richiamato l’attenzione sulle alleanze da perseguire, ma anche suoi criteri d’individuazione da adottare per la scelta del proprio candidato a sindaco, anche in vista di potenziali primarie di centrosinistra, verso le quali il “direttivo” si è già espresso favorevolmente.
Non esclusa da tutti, viste le candidature plurime, l’ipotesi di primarie interne al Pd, qualora non dovesse esserci accordo sui nomi. Il dilemma continuità e discontinuità ha caratterizzato la discussione che si è protratta per varie ore e che è stata rinviata a metà della settimana prossima. Per uno strano scherzo del destino, in un momento storico in cui negli studi legali si presentano i cittadini che intendono impugnare gli atti sul cambio di gestione del servizio – idrico integrato, questa volta, si potrebbe parlare anche di “Gori” e “Anti Gori”.
Per l’amministrazione uscente, secondo un criterio di continuità, avrebbero chance l’ex sindaco Felice Esposito Corcione, l’assessore alle finanze Sebastiano Sorrentino, il capogruppo Vincenzo Esposito e i consiglieri comunali Giovanni Ricci e Stefano Mautone. A rappresentare, invece, la discontinuità, anche se non l’inesperienza, sarà il sesto candidato, Sebastiano Monda, docente della “Alighieri – Pacinotti”, formatore dell’ex Irresae Campania, giornalista pubblicista, componente della Federazione Lavoratori della Comunicazione della Cgil (Camera del Lavoro di Marigliano), componente del Coordinamento Provinciale della Cgil di Napoli.
“Non ho avuto tessere di partito e non ho militato nei partiti per più di un anno, perche appartenere ad una forza del genere significa, gioco forza, accettare di sottostare a schemi. Questo non significa che non abbia avuto un ruolo sociale attivo. Coloro che mi conoscono – ha chiarito proprio Sebastiano Monda, nello spiegare le ragioni della sua candidatura l’altra sera – sanno che ho operato sempre in difesa dei diritti dei lavori e dei cittadini. Ho svolto e svolto attività sindacale”.
Sebastiano Monda è coordinatore del Comitato Cittadino Per Acqua Pubblica (in costante contatto con la rete nazionale di comitati affini), questo significa che è il rappresentante di un movimento che è sicuramente contrario al cambio di gestione del servizio idrico - integrato alla società Gori.
All’interno delle candidature del Partito Democratico esistono, quindi, diversi modi di intendere la gestione della cosa pubblica e di interpretare un sentimento collettivo. Sebastiano Monda ha specificato d’essere consapevole della debolezza della sua candidatura rispetto a quelle altrui. Sicuramente, quasi provocatoria, di rottura, di innovazione, appare, però, tale candidatura, di fronte a schemi indubbiamente più prevedibili e consolidati. E non è detto che la novità debba sempre e per forza soccombere.
Gianluca Alfano
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