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Cronaca Redazione 23 settembre 2008 23:44 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
Un giudizio sul Consiglio Comunale conclusosi stamattina
Il C.C. ha preso atto e fatta propria la conclusione del consulente prof. De Vita che asserisce come "i permessi a costruire" fossero e siano legittimi. Si sancisce, in sostanza, quanto già affermato dall'avv. Biancardi, incaricato all'epoca della Giunta Nappi, e dall'arch. Miano, che è anche l'estensore dell'art. 25, che è oggetto del capo di imputazione da parte della Procura di Nola.
Paradossalmente, dire oggi che i permessi a costruire siano legittimi significa inficiare l'avvio al procedimento per l'acquisizione al patrimonio pubblico delle opere impropriamente considerate abusive.
Mi auguro che il Sindaco, la Giunta chiedano al prof. De Vita di fissare un appuntamento con il Capo della Procura di Nola, dott. Mancuso che è nuovo anche alla problematica che ha elevato la nostra cittadina al rango dei comuni più abusivisti d'Italia. Sarà più che opportuno che il dott. Mancuso venga erudito di quanto sancito dall'ultima Assise Comunale. Il mio è un vero e proprio appello e per questo ringrazio i Siti Web Locali per l'opportunità che mi si offre.
Una sua opinione sul parere reso dal prof. De Vita
Ho letto attentamente le 24 pagine del prof. De Vita. Sono dell'avviso che sia certamente utile, anche se non risolutivo, sancire la legittimità dei permessi a costruire in materia di volumi tecnici e sottotetti non abitabili. In sostanza, si conferma che NON C'E' ALCUN DISEGNO CRIMINOSO! E' vero: era già stato asserito! Tuttavia, do atto al sig. Sindaco e al sig. Presidente del Consiglio Comunale che è la prima volta che l'Assise, a maggioranza, si schiera con i tecnici ed i cittadini che sono certamente onesti. Non sono in grado di valutarne la relativa valenza giuridica ai fini dei procedimenti penali in corso, ma tant'è! Non capisco l'uso che il prof. De Vita abbia voluto fare della proposta del Comitato da me presentata durante il C.C. dell'11 settembre scorso, e in particolare della Sentenza della Corte Suprema di Cassazione che potete trovare sia su Cliccamarigliano che su Marigliano.net. Una sentenza che è stata depositata a fine anno 2001, mentre il Testo Unico 380, correggetemi se erro, nasce nel primo semestre 2001! Francamente non si riesce a comprendere come la medesima richiamata sentenza abbia potuto costituire legge vigente a tutela della "costruzione ad opera di un gruppo di Alpini", mentre la Stessa Legge non può essere applicata ad un caso così paradossale, quale quello dei sottotetti a Marigliano!! Da ieri pomeriggio, fino a stamattina alle ore 3.10, quando è stata votata la delibera, ho scrutato gli occhi dei cittadini che cercavano di capire. Mi ha colpito e rattristato la presenza di ultraottantenni, di donne anziane "semplici" che cercavano di leggere nelle nostre espressioni cosa stessero dicendo i nostri Consiglieri. Certo, in quella che per alcuni consiglieri vanitosi (ne abbiamo parecchi!) è diventata una attenta platea, io non ho visto speculatori! Non ho avuto modo di conoscere palazzinari o principi del mattone, né di imbattermi in criminali: solo gente semplice inquisita a causa di quel sottotetto che una volta veniva utilizzato per essiccare le noccioline! Alcune hanno affermato che, se non siamo trattati come "gli Alpini", si usano due pesi e due misure; che per la politica locale è stato più conveniente organizzare lo show per poi "lavarsene le mani" pagando un parere che dice le stesse cose ormai arcinote e che, infine, non ci voleva la "zingara" per affermare che Marigliano ha bisogno di REGOLE CERTE, di un P.u.c. SERIO! Francamente, condivido il parere di chi afferma che è stata sterile anche la posizione delle forze di opposizione: se fare politica significa solo dire il contrario di ciò che sta facendo la maggioranza, vuol dire che, comunque, abbiamo sbagliato a votare! Mi sarei aspettato uno straccio di proposta di delibera da sottoporre al Consiglio. Invece, nulla! Pur apprezzando l'intervento serio ed intelligente del consigliere Antonio Carpino, devo rilevare fenomeni di spiccato narcisistico protagonismo, discorsi che, come in un "taglia ed incolla", sono buoni per ogni occasione. O interventi come quelli che facevo a scuola, quando non avevo studiato e volevo mettermi in luce agli occhi del docente di turno. Care forze politiche, consigliere Celestino Beneduce, gentile prof. De Vita, lo sanno Loro che, per redigere un P.u.c., ci si impiega mediamente due anni? Ciò mentre i cittadini ed i tecnici di Marigliano (a proposito dove erano i tecnici?), tra un paio di mesi potrebbero vedersi condannati a circa sei mesi di reclusione per un presunto disegno criminoso che è degno della trama di un film di Dario Argento.
Si, ma lei è, comunque, sotto inchiesta!
Rammento che la vicenda sottotetti è nata quando un noto legale del Foro di Nola ed il progettista della Variante del P.R.G. di Marigliano hanno sottoscritto la possibilità della realizzazione dei sottottetti non abitabili. Faccio presente che io mi riferisco esclusivamente ad opere conformi ai permessi a costruire e ad opere per le quali sono state ravvisate, impropriamente, difformità da parte degli accertatori. Non ho alcuna difficoltà a dire che ho due procedimenti a carico: entrambi mi vedono coinvolto nella qualità di progettista architettonico. L'uno nell'interesse dei Sorrentino di Via V. Veneto, l'altro per conto del mio amico prof. Caliendo. Il paradosso è che, nonostante sia stato verbalizzato in sede di POST-accertamento (il verbale lo si fa nella sede dei VV.UU.) che non vi sono difformità, nonostante avessimo chiesto tenacemente, educatamente e civilmente un contraddittorio, invitando gli accertatori a tornare in cantiere alla presenza dei tecnici (la qual cosa ci è stata negata!), siamo stati trattati alla stregua di chi compie un "disegno criminoso". La frittata è fatta: il consiglio comunale non ha potere di dare disposizioni all'Ufficio tecnico (lo ha detto il prof. De Vita); i cantieri sono sottoposti al fermo dell'Autorità Giudiziaria e non vi si può accedere anche per un contraddittorio (!!??); il capo dell'Ufficio Tecnico è inquisito e deve avviare il procedimento di acquisizione al patrimonio pubblico; la Procura di Nola forse non sa che sono scadute le norme di salvaguardia; non gliene può fregar de meno, come si dice a Roma, poiché ci si deve attenere ai dispositivi urbanistici vigenti all'epoca in cui è stato commesso l'abuso
. Intanto, facciamo finta di non capire che siamo tornati allo stesso regime normativo urbanistico vigente dal 1990 al 2002. Intanto, l'anziano di 80 anni che sedeva nella platea di stanotte continua a chiedersi: ma perché non andiamo a vedere i sottotetti realizzati in quegli anni? In quelli ci abitano pure, non pagano l'ICI.!! Anche l'Ufficio del Giudice di Pace ha il suo bel sottotetto!! Domando a Chi ha orecchie per intendere: ma adesso "vale" la legge regionale cosiddetta "D'Angelo" (dal nome del mio professore di diritto urbanistico)?! E tra il 1990 ed il 2002, quando si sono realizzati i sottotetti che oggi sono considerati legittimi, che regime normativo vigeva nelle zone A-B-C-? Su questo il prof. De Vita non si è pronunciato; forse era il caso di chiederglielo! Ritengo, e concludo, stimato prof. De Vita: a mio avviso "i sottotetti di Marigliano ben valgono il rifugio degli Alpini!!". Rinnovo l'appello: caro Sindaco, gentile prof. DE Vita, quello che è stato riferito durante il C.C. della notte del 22/23 settembre 2008 sia riferito anche al Nuovo Procuratore Capo dott. Mancuso, fiducioso che, quanto prima, sia fatta luce sulla spinosa vicenda che vede, tristemente, annoverare la nostra Marigliano tra le città a più alto tasso di disegno criminale della Penisola.
Leggi il parere del prof. De Vita
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