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Cronaca Redazione 19 settembre 2008 18:18 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Una calda estate di tanti anni fa a SantArcangelo di Romagna, mi trovavo nel bus che mi avrebbe portato sul luogo dellIstallazione teatrale nella quale Enzo Moscato avrebbe messo in scena uno spettacolo surreale ispirato allAmleto.
Io che allepoca ero appena diciottenne mi trovavo li perché uno degli attori era mio cugino alla prima nazionale di uno spettacolo che avrebbe avuto un certo risalto negli ambienti del teatro davanguardia.Non era, e non è, il mio genere, insomma. Ma ero li in quel pulmino.
Quando fui colpito alla testa da un qualcosa di duro e tagliente. Stordito, mi resi subito conto che loggetto che mi aveva colpito era il finestrino a ribalta del bus, e che qualcuno, incautamente laveva aperto non curante della mia testa pensante (tra laltro di dimensioni ragguardevoli) un signore, magro, dallo sguardo penetrante ma accogliente mi sorrise chiedendomi scusa. Io sorrisi, alla fine il danno alla testa era lieve, e cominciammo a parlare.
Di dove sei? Di Napoli, risposi io, la classica risposta che si dà quando si è fuori dalle terre campane. Chi vuoi che conosca Marigliano? Si pensa di solito. Ma il mio interlocutore mi rispose:Napoli napoli o provincia A quel punto lo dissi. Sono della provincia in particolare vengo da Marigliano. Fu li che il mio interlocutore, insieme al suo folto entourage scoppiò a ridere sonoramente.
Prima che la sorpresa facesse posto allindignazione lui si presentò : Piacere, Leo De Berardinis. E cominciò a parlare e raccontare aneddoti teatrali risalenti alla seconda metà degli anni sessanta, quando Leo e la sua compagna vivevano e operavano qui a Marigliano, inaugurando quello che fu conosciuto come Teatro DellIgnoranza. Solo allora mi ricordai di Sebastiano, cameriere della storica pizzeria Da Marcellino, famoso per la sua irascibilità più ancora che per il suo andamento incerto. Tante volte aveva accennato al fatto che in passato era stato Attore. Un incontro magico.
Leo parlava del mio paese, dal punto di vista socio-culturale, in maniera tanto dettagliata ed estasiata da farmi sentire fiero della mia origine. Toccava argomenti profondi, religiosità, terra, lavoro. Ne rimasi affascinato, ci salutammo e da subito laneddoto rimase sepolto nella mia memoria, certo, che tra i miei coetanei non avrebbe trovato terreno fertile.
Leo De Berardinis si è spento a Roma il 18 settembre. Leo De Berardinis sarà seppellito il 20 settembre proprio a Marigliano, considerato dallartista il paese della sua nascita artistica e della sua consacrazione.
Ettore Vivo
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