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Cronaca Redazione 30 novembre 2009 14:52 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Amicizia è il nome dato al primo Gigli di Somma Vesuviana. Una festa spontanea prodotta da un gruppo di giovani di Contrada Vignariello a Somma Vesuviana con amici provenienti da Brusciano e Barra.
Domenica 29 novembre a Somma Vesuviana svettava per la prima volta nella millenaria storia locale, un Giglio, macchina da festa ben nota in Campania dove, da Nola a Brusciano, da Barra a Cimitile, da Casavatore a Crispano e Villaricca, solo per citare realtà della provincia di Napoli, è veicolo principale di espressione religiosa nelle varie feste tradizionali.
Il “Giglio dell’Amicizia”, di circa 18 metri, è stato prodotto da un numeroso gruppi di amici di Somma Vesuviana, Brusciano e qualcuno persino da Barra, che si sono messi spontaneamente all’opera per produrre un evento popolare e così divertendosi allietare anche i residenti della Contrada Vignariello a Somma Vesuviana. Il Giglio, intitolato all’Amicizia, su progetto di Massimo Iossa e costruito da Giuseppe Sommese e Michele Esposito, è stato portato a spalle dalla paranza “Intoccabili” di circa 100 giovanissimi cullatori sommessi e bruscianesi , dai 15 ai 20 anni, sotto l’alternante guida degli esordienti Andrea Maiorino, Domenico Di Somma, Salvatore Maione, Massimo Rossa, Sabatino Coppola e Salvatore Maiorino. La musica della “Rega’s Band” diretta da Giuseppe Rega da Brusciano ha offerto il repertorio tradizionale delle Feste dei Gigli in Campania. I cantanti erano Michele Esposito e Raffaele Izzo, quest’ultimo di Barra. Il servizio audio era a cura di Vincenzo Florio.
In mattinata, come ha riferito Andrea Marmorino, i ragazzi sono stati gratificati della visita del Sindaco di Somma Vesuviana dott. Raffaele Allocca accompagnato dal Consigliere comunale Giuseppe Sommese e da Don Pasquale il parroco di Santa Maria del Pozzo che ha impartito ai presenti la benedizione. In serata è passato a salutare il Vice Sindaco di Brusciano, dott. Vincenzo Cerciello, accompagnato dal Generale Giovanni Cimmino, presidente dell’Associazione Europea Operatori Polizia della Campania e dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo.
Il dott. Vincenzo Cerciello ha espresso “le congratulazioni e l’incoraggiamento ai giovani protagonisti di un evento sociale e culturale che è carico di una storia antichissima. Ricordiamo le radici della festa dei Gigli collocate in Nola, con San Paolino nel IV secolo dopo Cristo, dove le genti di tutta la zona interna accorsero giubilanti per il suo rientro, via mare, dalla prigionia dell’Africa. Cosi come è giusto collocare storicamente e riconoscere le successive specificità delle altre realtà locali che esprimono attraverso il simbolo dell’obelisco il proprio afflato spirituale e religioso. Fra le diverse altre località, ricordiamo la nostra amata Brusciano la cui Comunità svolge la sua Festa dei Gigli, dedicata a Sant’Antonio di Padova, ininterrottamente dal 1875, anno del miracolo antoniano, il 13 giugno in Vico Tre Santi a Brusciano”.
Il sociologo Antonio Castaldo ha osservato che “la diffusione di questi stilemi culturali sono irrefrenabili ed affiorano, travasandosi da generazione in generazione, come un fiume carsico che le alimenta nel comune substrato della millenaria cultura dell’ex Campania Felix. La macchina da festa denominata Giglio, con le sue antecedenze evolutive ed il richiamo al culto della vegetazione, poi cristianizzato, ben si innesta nel panorama delle feste dell’entroterra del complesso Somma-Vesuvio”.
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