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Cronaca Redazione 12 ottobre 2009 22:38 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
“In un territorio come quello di Acerra, già martoriato da ogni sorta di inquinamento e da una bonifica mai partita, un impianto di depurazione di acque refluee come quello proposto dalla Ditta NGP Bio-Natura srl potrebbe avere effetti catastrofici per l'ambiente”.
Con queste parole il sen.Tommaso Sodano, capogruppo del Prc in consiglio provinciale, e responsabile nazionale Ambiente, motiva la decisione di presentare un'interrogazione sulla vicenda dell'allargamento del depuratore in contrada Pagliarone ad Acerra, dove sorgono gli ex stabilimenti della Montefibre. “L'impianto doveva servire solo le aziende del polo industriale acerrano ed invece ora smaltirà anche i liquami ed i rifiuti tossici proventi da terzi, in realtà sarà l’impianto di smaltimento di tutta la Campania. Solo una politica scellerata può pensare di convogliare su Acerra tutti i rifiuti liquidi speciali per smaltirli; un impianto del genere, ritenuto al pari di industria insalubre di primo livello, non serve all'occupazione ed allo sviluppo, in quanto gli interventi previsti per il rilancio dell'area dell'ex Montefibre, non sono mai stati realizzati”.
A rendere ancora più fosco il quadro è stato il no incassato dal comune durante la conferenza dei servizi dello scorso 1 ottobre per una nuova valutazione di impatto ambientale della zona, che sorge a pochi metri da quell'inceneritore, le cui emissioni di polveri sottili continuano a superare regolarmente le soglie di allarme.
“Vorrei conoscere le motivazioni - puntualizza Sodano - con le quali la Provincia ha autorizzato quest'impianto, peraltro senza un aggiornamento della valutazione di impatto ambientale, come richiesto dallo stesso comune di Acerra, nonostante siano evidentemente mutate le condizioni della zona. Il contesto dove è previsto quest'intervento è allarmante, come confermato dall'ultima relazione dell'ASL sulle patologie riscontrate sul territorio acerrano”.
“Sull'intera vicenda informerò l'autorità giudiziaria perchè esistono delle anomalie di fondo sulle quali è bene fare immediatamente chiarezza. Acerra ha già pagato il proprio tributo, per questo serve una posizione netta di opposizione al trattamento dei rifiuti liquidi speciali su questo territorio” conclude Tommaso Sodano.
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