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Cronaca Redazione 13 maggio 2009 23:27 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CIMITILE – Era stato arrestato per stalking lo scorso 7 maggio. Scarcerato, noncurante di tutto, ha ricominciato a tormentare la sua vittima. I carabinieri, coordinati dalla Compagnia di Nola al comando del Capitano Gianluca Piasentin, sono stati costretti a re intervenire. Nel tardo pomeriggio del 12 maggio, a conclusione di un’ulteriore attività di indagine supervisionata dalla Procura della Repubblica di Nola, sulla scorta di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dai giudice per le indagini preliminari, i militari dell’Arma della stazione di Cimitile hanno nuovamente rintracciato e ammanettato un trentaquattrenne nolano, responsabile di atti persecutori ai danni di una ventisettenne di Cimitile.
Da svariate settimane, per motivi di natura passionale, l’uomo aveva reiteratamente importunato la donna, alla quale era prima legato da un rapporto di sola amicizia, ricorrendo anche ad aggressioni fisiche e, in qualche circostanze, a minacce con un coltello da cucina. Il tutto aveva cagionato alla vittima un perdurante e grave stato d’ansia, costringendola ad alterare le sue abitudini. In sede di verbalizzazione, la donna aveva, inoltre, riferito d’essere stata vittima di più episodi di violenza sessuale, essendo stata costretta a rapporti non voluti, nonché a molestie fisiche. Questo un sunto della vicenda che era venuta fuori alcuni giorni fa. L’incubo della ventisettenne sembrava finito. Non è stato così.
Dopo la convalida dell’arresto, avvenuta il 9 maggio scorso, l’uomo è stato liberato ed è stato sottoposto, con un provvedimento del gip del Tribunale di Nola, alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Nei giorni seguenti la sua scarcerazione, il trentaquattrenne ha più volte rintracciato e ha minacciato di morte la vittima, facendo esplicito riferimento alla denuncia che aveva portato al suo arresto. Preso atto di quanto si è verificato i carabinieri l’hanno nuovamente ammanettato. E’ finito, ancora una volta, a Poggioreale.
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