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Cronaca Redazione 06 febbraio 2009 23:39 Circa 8 minuti per leggerlo stampa
La scorsa settimana si è svolto, presso la Scuola “Dante Alighieri” di Brusciano, il primo di un ciclo di sei seminari sull’interessante tema del bullismo e delle devianze minorili. L’iniziativa, promossa e sostenuta dall’Amministrazione comunale, è stata sul piano pratico organizzata dall’Associazione Onlus “La Casa di Pat”con sede a Brusciano.
Un’Associazione che da circa dieci anni è molto attiva nella lotta alle situazioni di disagio sociale e che, attraverso i propri volontari, ha costituito un centro polifunzionale presso il quale afferiscono emarginati, disabili ed anche minori a rischio. Fondamentale, per il buon esito del progetto “bullismo e dintorni”, sarà il contributo dei docenti delle scuole del territorio, precisamente dell’Istituto Comprensivo “De Filippo” diretto dal Dott. Aniello Alfano e della Scuola elementare “Dante Alighieri”, diretta dal Dott. Luigi Gesuele.
L’importante iniziativa nasce dalle preoccupazioni espresse dai Servizi Sociali del Comune di Brusciano e dalle Istituzioni scolastiche in merito al sempre più frequente e preoccupante fenomeno del bullismo. A questa esigenza, l’Amministrazione comunale ha risposto prontamente, proponendo un percorso formativo per genitori, insegnati ed educatori, con l’ausilio di psicologi e pedagoghi, in modo da affrontare su base rigorosamente scientifica questo importante argomento. Un percorso psico-pedagogico che dovrebbe creare le condizioni per prevenire e contrastare efficacemente, gli episodi di bullismo e di devianza minorile che sempre più frequentemente si verificano nella nostra attuale società. Il fenomeno del bullismo, infatti, secondo i dati di alcune recenti ricerche, è di entità tale che nella fascia di età compresa tra i 12 ed i 20 anni, circa un ragazzo su due è stato vittima, almeno una volta, di episodi di prepotenza o di prevaricazione.
E l’aspetto più emblematico della faccenda è che proprio nella scuola, che per antonomasia è il luogo deputato alla formazione, alla socializzazione ed all’accrescimento civico e culturale dei nostri ragazzi che, paradossalmente, si verifica la più alta percentuale di episodi di bullismo, circa il 45% dei casi. Appare quindi più che giustificato far partire proprio dalle scuole un’efficace campagna di sensibilizzazione, una importante iniziativa tesa alla prevenzione del bullismo e dei comportamenti aggressivi o devianti.
Alla presentazione del progetto era presente una delegazione del Comune di Brusciano guidata dal Vice Sindaco Dott. Vincenzo Cerciello e composta dall’Assessore all’Istruzione e Cultura, Prof. Francesco D’Amore e dal Consigliere comunale, con delega alle Politiche Sociali, Nicola Di Maio. Erano presenti, tra i relatori, la Dott.ssa Marilena Bencivenga e la Dott.ssa Di Domenico, entrambe Psicologhe del Centro di Psicologia Maben, con sede a Brusciano. Un centro, quest’ultimo, nato nel 2007 in seno all’Associazione La Casa di Pat, diretta da Chiara Sena, e che si propone, attraverso l’opera di psicologi, psicoterapeuti, educatori ed animatori sociali, l’obiettivo di offrire un servizio di ascolto e di supporto psicologico mirato. Un’importante struttura a sostegno delle persone in difficoltà.
Nel portare a tutti i presenti ed ai numerosi docenti il saluto dell’Amministrazione comunale e del Sindaco, il Vice Sindaco Dott. Vincenzo Cerciello ha dichiarato: “siamo orgogliosi per aver sostenuto economicamente e moralmente questa iniziativa di grande impatto sociale e siamo certi che la decennale esperienza dell’Associazione La Casa di Pat nella lotta alle situazioni di disagio sociale, la competenza e la professionalità degli esperti messi in campo, nonché la disponibilità dei docenti e dei genitori, sono garanzia di sicuro raggiungimento degli obiettivi prefissati. Quando in gioco ci sono questioni di tale portata, questa Amministrazione non può che essere sensibile, non può che fare la propria parte, come realmente sta facendo”. Il Vice Sindaco ha poi posto l’accento sulla complessità del fenomeno del bullismo “un fenomeno psico-sociologico di tipo multifattoriale, nel quale cause diverse si intrecciano e si amplificano, l’una con le altre, in modo complicato e talvolta imprevedibile.
Un problema che deve essere affrontato ricercando nella famiglia, nella scuola, nella società, le risposte agli interrogativi posti”. Il Vice Sindaco ha poi concluso il suo discorso affermando che “il modo migliore per vincere il bullismo ed i tanti altri fattori di intolleranza sociale è quello di educare i nostri ragazzi al rispetto della dignità della persona e della libertà altrui. Per fare questo c’è bisogno dell’impegno di tutti, dei genitori, della scuola e delle istituzioni, che debbono fare in modo che nessuna persona, nessun individuo, sia lasciato solo di fronte ad episodi di prevaricazione o di aggressione più o meno violenti”.
Ha preso poi la parola l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesco D’amore che, come docente impegnato in prima linea, ha sottolineato ”il fondamentale ruolo della scuola, che risulta determinante sotto il profilo della formazione civica e della crescita culturale e comportamentale dei nostri ragazzi. Una scuola, tuttavia, che deve essere dotata di strumenti psico-pedagocici adeguati ai tempi moderni”.
La Dott.ssa Antonella Maccaro, Responsabile dei Servizi di Assistenza Sociale del Comune di Brusciano, una seria professionista da sempre impegnata nel sociale, ha sottolineato “come l’attuale momento di grave congiuntura economica abbia comportato, sul nostro territorio, un generale aumento delle situazioni di disagio sociale e non solo di quelle legate ad episodi di bullismo a scuola. Una situazione che richiede la massima attenzione da parte di tutti, società civile ed istituzioni”.
La Dott.ssa Bencivenga, Responsabile del Centro Maben, nel ringraziare il Comune di Brusciano per il sostegno dato, ha affermato che“la preziosa esperienza accumulata in questi anni attraverso l’ascolto ed il supporto psicologico delle persone che si sono rivolte all’Associazione, ha insegnato che, nell’attuale realtà, le situazioni di disagio sono sempre più diffuse e non sempre, come si potrebbe pensare, colpiscono soltanto le fasce sociali più deboli. Ciò vale anche per gli episodi di bullismo. Come Associazione -ha concluso la Dott.ssa Bencivenga- siamo attivamente impegnati nello sviluppo di percorsi psico-evolutivi tesi a favorire l’espressività, la comunicazione e la socializzazione dei ragazzi e dei giovani, attraverso l’uso della manipolazione, del gioco, della musica e della pittura”.
La relazione principale, dal titolo “Fattori di rischio e modelli psicoambientali. Sviluppo socio relazionale sano” è stata svolta della Dott.ssa Di Domenico, Psicologa del Centro Maben, che, nella sua chiara e puntuale esposizione, ha tracciato “il quadro psicologico del soggetto predisposto al bullismo, indicandone in modo completo e rigoroso i relativi fattori di rischio”.
Ha chiuso il seminario l’intervento della Prof.ssa Maria Tufano, ex Preside e pedagogista dall’esperienza ultratrentennale, che ha dedicato, come essa stessa ama dire, “la sua vita alla scuola, in particolare ad aiutare i più deboli, i più disagiati. A coniugare cultura e promozione sociale a favore dei più poveri, ad educare bambini che spesso non hanno avuto una vera adolescenza e forse neppure un’infanzia degna di questo nome. Un educare che, in questi casi, ha bisogno di passione e sensibilità, di credibilità e competenze”. Nelle parole della Dott.ssa Tufano emerge forte “l’esperienza di chi, per tanti anni, ha lavorato come docente e come Preside, in una scuola cosiddetta di “frontiera”, in un quartiere “difficile” di Afragola, il rione Salicelle. Una sorta di “terra di nessuno”, frutto della ricostruzione seguita al terremoto del 1980, fatta di palazzi tirati su tra speculazione ed abusivismo, puri contenitori di cemento riempiti da famiglie di sfollati”.
Una riflessione serrata, quella della Prof.ssa Tufano, “su cosa significhi educare, formare, istruire in contesti segnati dalla povertà e dalla quasi assenza di diritti e di modelli culturali, dove il disagio minorile è la regola, piuttosto che l’eccezione”. Nelle parole della Prof.ssa Tufano, “La rabbia di chi crede nella dignità della persona umana, nella sua ricchezza, nei suoi valori ma che vede i poveri, i deboli, sempre più emarginati, sempre più calpestati. Infine, la Dott.ssa Tufano, ha letto da un suo libro dal titolo “Una scuola per tutti nella terra di nessuno”, un breve brano su cosa avesse imparato da questa profonda esperienza. Ecco cosa ha detto: “Ho imparato ad amare; ho imparato a leggere negli occhi di un bambino nuovi orizzonti, la gioia, le pene, la speranza. Ho imparato a sentire il calore dell’abbraccio. Ho imparato ad accogliere, a sorridere a tutti e sempre, a non disgustarmi, a non sentire gli odori, a non guardare i vestiti. Ho imparato a farmi orientare dalla sensibilità, non dai sensi come strumenti per giudicare ………. Ho imparato l’umiltà di chi, povero negli strumenti, è ricco interiormente e non si lascia trasformare dall’ignoranza in violento, conserva la sua umanità e bontà ……….
Questi ragazzi mi hanno fatto capire che, se le leggi e le regole della politica e del mercato avessero al centro l’uomo, tutta l’umanità godrebbe di quei diritti inalienabili di ogni persona umana”.
Un seminario molto interessante, seguito con attenzione dai numerosi docenti presenti e che non ha mancato di spunti di riflessione e di confronto nel proficuo dibattito che ne è seguito. Il prossimo appuntamento è fissato per il giorno 12 febbraio, alle ore 15.30, presso l’Istituto comprensivo “De Filippo” ed il tema del seminario sarà “Caratteristiche, dimensioni e tipologie del bullismo. Verso un’eziologia multidimensionale”. Genitori e docenti sono invitati a partecipare numerosi.
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