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Cronaca Redazione 25 giugno 2010 00:05 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
(Adnkronos) - La Commissione di Palazzo dei Marescialli definisce ''inammissibile'' l'atteggiamento dell'avvocatura, perche', si spiega, ha minato la ''credibilita'" dei giudici, ma ha soprattutto esposto ''a rischio la sicurezza personale'' delle toghe che operavano "in delicati contesti''. Per non parlare del fatto che con la protesta, si e' ''oggettivamente ingenerato negli imputati dei processi il falso convincimento che fosse in atto un'illegittima contrazione dei loro diritti''. Anche se quei due processi avevano subito ''effettivamente un'accelerazione'' per concludersi velocemente, dice la Commissione, il tutto era avvenuto ''nel pieno rispetto delle garanzie di difesa''.
I consiglieri del Csm giudicano ''intollerabili'' le espressioni di censura usate anche dall'Unione delle Camere penali, nei confronti dei magistrati di Nola, '''colpevoli' unicamente di applicare i principi fondamentali, la lettera e lo spirito del codice di procedura penale'', che ''impone, a maggior ragione in presenza di imputati detenuti, imputazioni complesse e particolarmente gravi, prove testimoniali numerose, di contenere in termini ristretti i differimenti e di procedere nell'attivita' processuale anche in ore pomeridiane''. Ma a cuore della Prima Commissione sta l'immediata ripresa di un "dialogo sereno tra avvocatura e giudici di Nola" tra i quali deve tornare la fiducia.
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