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Cronaca Redazione 17 febbraio 2010 14:10 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
“La deposizione della corona al monumento di Giordano Bruno non è, e non vuole rappresentare, un semplice omaggio formale secondo la consuetudine; è invece un atto che la città compie e l’amministrazione comunale, che mi onoro di presiedere, interpreta, vedendo nel pensatore, martirizzato sul rogo di Campo dei Fiori a Roma, una figura di eccezionale tempra e carattere morale nell’aver vissuto con coerenza le proprie idee, affermandone il valore innovativo nei cupi tempi che visse”.
Con queste parole il Sindaco di Nola, Geremia Biancardi, ha inaugurato il ciclo di manifestazioni in programma quest’oggi per ricordare il grande filosofo nolano a 410 anni dalla sua morte. Nel pieno rispetto della tradizione, deposta in mattinata una corona di alloro presso la statua del filosofo nolano nella piazza a lui dedicata. Presenti, oltre al primo cittadino, una folta rappresentanza di Consiglieri, Assessori comunali, studiosi della filosofia bruniana e delegazioni studentesche, che hanno raggiunto piazza Giordano Bruno in corteo.
Un modello di coerenza come rimarcato dall’Assessore alla Cultura Maria Grazia De Lucia: “Penso che il modello di coerenza e di fedeltà alle proprie concezioni professato da Bruno costituisca un esempio per gli uomini dei nostri giorni, giorni in cui, al tramonto delle ideologie, sembra accompagnarsi sempre con maggiore consistenza lo smarrimento dei valori civili”.
Dopo la cerimonia in piazza Giordano Bruno, il corteo si è spostato a vico Duomo per scoprire la lapide commemorativa in ricordo di Vincenzo Spampanato, uno dei più grandi ed illustri studiosi nolani della filosofia bruniana. Una manifestazione, quest’ultima, promossa ed organizzata dalla Pro Loco “Nola Città d’Arte” con il patrocinio del Comune di Nola.
“La lapide che viene scoperta quest’oggi – ha dichiarato il Sindaco Geremia Biancardi – è un riconoscimento dovuto alla memoria di Vincenzo Spampanato. Grazie all’iniziativa della Pro Loco “Nola Città d’Arte”, che abbiamo immediatamente recepito, viene colmato un vuoto che si è protratto per troppo tempo”.
A Vincenzo Spampanato, grande ed attento conoscitore del pensiero bruniano, si deve la monumentale biografia che illustra i molteplici profili ed aspetti dell’esperienza di vita del Nolano. Presenti alla cerimonia di inaugurazione, tra gli altri, anche il presidente della Pro Loco, Luigi Buonauro, i professori Luigi Simonetti e Luigi Vecchione, studiosi del pensiero bruniano.
“E’ un’opera, quella di Spampanato, che ha fatto, e continua a far testo per tutti coloro che intendono avvicinarsi al pensiero di Giordano Bruno – ha dichiarato Luigi Buonauro – con la convinta volontà di poterne interpretare il significato. Grazie al sindaco Biancardi che ha recepito il nostro monito sposandolo in pieno”.
“La città di Nola – ha dichiarato Luigi Simonetti -, nel dedicare questa lapide ad uno dei suoi figli più autentici e prestigiosi per il magistero culturale, adempie un compito che è
civile ed etico al tempo stesso; un obbligo per onorare la figura di un uomo dai costumi semplici e dalla grande dirittura morale, che rappresenta un esempio per noi, suoi concittadini del Terzo Millennio”.
“Che la lapide commemorativa di Spampanato sia scoperta proprio in vico Duomo – ha dichiarato Maria Grazia De Lucia – ha un valore simbolico perché è questa la strada su cui si affaccia il palazzo dove visse e operò Spampanato. Questo è solo l’inizio di un percorso culturale che interesserà nei prossimi mesi la città di Nola”.
Subito dopo la cerimonia, una delegazione nolana, guidata dall’Assessore alla Cultura Maria Grazia De Lucia, è partita per Roma per deporre una corona di alloro alla statua del filosofo nolano a Campo dei Fiori.
Autilia Napolitano
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