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Cronaca Redazione 06 gennaio 2009 00:18 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLA - Non si arrestano le operazioni di controllo dei carabinieri, finalizzate alla repressione delle fenomenologie riconducibili all'abusivismo edilizio. Nelle ultime ore, a seguito di accertamenti coordinati dalla Compagnia di Nola al comando del Capitano Gianluca Piasentin, sono scattate altre nove denunce, in stato di libertà , all'autorità giudiziaria.
Per tutti i deferiti, formulata, per l'appunto, l'accusa di abusivismo edilizio. Territori interessati dalle operazioni Palma Campania, Cimitile e Visciano. Nel primo territorio, in relazione alla realizzazione di un manufatto, ancora allo stato grezzo, al piano di uno stabile con sovrastante sottotetto, per un'estensione di 280 metri quadrati, sono stati denunciati il committente dei lavori, una imprenditrice edile, un architetto ed un dipendete dell'ente locale.
La costruzione sarebbe stata edificata con una Dia (Dichiarazione Inizio Attività ) anziché con una dovuta concessione edilizia. Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, la committente dei lavori, l'imprenditrice e l'architetto avrebbero agito con la complicità del dipendente comunale. Sullo stesso territorio di Palma Campania, deferita, inoltre, alla magistratura una quarantaquattrenne del luogo, ritenuta responsabile della violazione dei sigilli presso un capannone di 500 metri quadrati di superficie, realizzato in assenza di autorizzazione e già sottoposto a sequestro il 7 ottobre 2008, di cui la donna risultava custode giudiziario.
Non curante del sequestro, la signora, secondo gli accertamenti dei carabinieri, avrebbe consentito la prosecuzione dei lavori dell'opera abusiva. A Cimitile, denunciati in stato di libertà i committenti dei lavori, il progettista e il direttore degli stessi per aver realizzato, in difformità ai titoli autorizzativi erogati dall'ufficio tecnico comunale, un sottotetto allo stato grezzo, posto al primo di un edificio di circa 200 metri quadrati.
A Visciano, infine, deferito alla magistratura il committente di lavori in ordine alla realizzazione, in una area di pertinenza della propria abitazione, di un manufatto in legno, allo stato grezzo, di circa 50 metri quadrati, in difformità ai parametri costruttivi fissati dall'ufficio tecnico comunale. Tutti gli immobili, fatti oggetto di accertamenti, sono stati sequestrati.
L.M.
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