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Cronaca Redazione 16 dicembre 2008 23:40 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NOLA. Presepe vivente allinsegna del folclore e della tradizione. Sarà ambientata nella Nola dellOttocento e del Novecento la sacra rappresentazione che sarà proposta dal prestigioso istituto scolastico paritario Santa Chiara, diretto da don Pasquale Capasso.
Lappuntamento è per sabato a partire dalle 16. Scenario dellevento sarà lintero complesso monumentale con i suoi cortili esterni, lUniversità e i saloni affrescati . Il tutto arricchito dai vivaci colori dei costumi tradizionali, nonché dalle tipiche scene degli antichi mestieri nel rispetto dellarchitettura dei luoghi.
A fare da figuranti saranno i bambini della scuola, circa 240, che riproporranno la storia del territorio nolano e la sacra rappresentazione della nascita di Gesù, ambientata nella Nola contadina dellepoca. Sfondo allelemento principale della natività: saranno le scene della vita quotidiana, evitando qualsiasi finzione, e riutilizzando gli strumenti e gli attrezzi depoca.
Il presepe vivente, dunque, sarà unoccasione per mettere in mostra per i visitatori una cultura relegata nella memoria dei più anziani. Lintento è di rilanciare le tradizioni locali e i valori della famiglia in una Nola, quella dei bambini, orgogliosa delle proprie origine. Sul presepe ci sarà spazio per la lavorazione delle nocciole, la produzione dei salumi, per i ricami, lartigianato, i vecchi giochi tradizionali, donne che stendono il bucato, scene di mercato, a capera, lavorazione della lana, lavorazione del mais, lavorazione delluva, lavorazione delle patate, dei pomodori e per finire lavorazione del grano.
Si tratta di mestieri scomparsi con lavvento dellindustrializzazione e la crisi dellagricoltura che i piccoli del Santa Chiara intendono rivalutare nel rispetto dellambiente devastato. Obiettivo: fare arrivare ai grandi un grande messaggio di riscatto per il territorio: lagricoltura è vita, linquinamento è distruzione.
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