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Cronaca Annamaria Bianco 14 luglio 2010 00:43 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
ACERRA - Sono ormai più di due mesi che in città è nata una nuova associazione; forse la prima ad essere formata interamente da giovani: il 14 maggio scorso è stata ufficialmente costituita ALT! – Acerra Libera Tutti, la cui festa di inaugurazione si è tenuta dopo poco più di 30 giorni dalla fondazione, riscuotendo non poco successo anche fra il pubblico adulto. Infatti nel corso della serata del 19 giugno, durante la quale il Presidente, Paolo la Montagna, ha tenuto un breve discorso d’apertura che ha abbracciato più argomenti fra i quali anche e soprattutto la presentazione dello statuto, le iscrizioni sono aumentate di circa il 40%. Con tanto di tessere, grazie alle quali poter influire sulle votazioni e le discussioni aperte nel corso delle riunioni.
A questo proposito, attualmente, i membri registrati sono più di cinquanta, stando ai dati forniti dal Tesoriere. L’evento, presentato da Ilia Carmen Toscano e Giovanna Travaglio, è iniziato con una sfumatura soft data da un breve concerto di pianoforte tenuto da Carmen Napolitano, Manuele Puopolo e Roberta Schettino e dal duo di piano e violino, composto da Nicola Buonincontro e Stefano Emrick, con un repertorio che ha spaziato fra Yann Tiersen, Giovanni Allevi, Pino Daniele ed Einaudi, oltre anche a brani inediti, ha preso poi una piega ben più movimentata: ALT ha offerto la possibilità di esibirsi per la prima volta in pubblico ad una nuova band locale, Sinapsy, con alla batteria Alberto Emrick, alla tastiera ancora una volta Nicola Buonincontro, Vincenzo di Balsamo e Simone Zaffiro alle chitarre, Fabio Gerardi al basso ed infine Mario Armando Di Costanzo alla voce ed alla tromba. I pezzi che si sono susseguiti sono stati: Californication dei Red Hot Chili Peppers, Comfortably Numb dei Pink Floyd, Je So Pazzo di Pino Daniele, Boulevard Of Broken Dreams dei Green Day e Pork And Beans dei Weezer. A fare da contraltare ci hanno pensato i più noti Volume69, i quali hanno preso il posto dei Jeanie and the Picks al momento della chiusura, con brani tutti made in Italy. La formazione proveniente da Marigliano sfortunatamente, per via della pioggia, non ha potuto apportare il proprio contributo rock anni ’50, ma, a dispetto del diluvio, la manifestazione è andata avanti comunque, con una jam session più o meno improvvisata che ha senza dubbio lasciato il segno fra i presenti ed alla quale hanno preso parte anche Dario Sibilio e Marcello Autiero con “Born to be wild” e “Brigante se more”.
A fare da cornice al tutto, oltre ad un buffet saccheggiato in men che non si dica, anche fotografie e dipinti realizzati rispettivamente da Domenico Altobelli, Alessandro Salviani e Danilo Spiteri; opere che sono andate momentaneamente ad aggiungersi alle già coloratissime pareti dell’associazione, che ha sede al numero di 18 di piazza Castello, in un edificio appartenente al PD. A dispetto di questo, però, ALT ha sempre cercato e cerca tuttora di mantenersi sempre apartitica, in qualsivoglia circostanza. Gli scopi dell’associazione, del resto, poco hanno a che vedere con la politica, se non in maniera marginale. Essa è a carattere volontario e non ha scopi di lucro: la serata inaugurale è stata infatti interamente realizzata a costo zero e quei pochi fondi raccolti, fra tessere ed offerte, serviranno soltanto a finanziare altre iniziative e non finiranno nelle tasche di nessuno, assicura il Presidente. Promuovere l’arte in tutte le sue forme, musica, progresso, libertà, creatività e cultura (come recita il logo), ma anche gli sport e creare un nuovo punto di aggregazione per i giovani nell’ambito della legalità e del rispetto verso se stessi e gli altri è l’interesse principale.
Questo tramite l’organizzazione di meeting, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, chat, forum, blog, siti internet (fra i quali anche la pagina creata appositamente su facebook), gruppi di studio, cineforum, reading di libri e poesie, mostre, feste a tema, tornei di carte e scacchi, manifestazioni e la collaborazione anche con altri organismi presenti sul territorio, se necessario. Gli ideali a cui i ragazzi intendo restituire dignità sono quelli della salvaguardia, la valorizzazione ed il recupero del patrimonio artistico e dei beni culturali del territorio; della convivenza civile, delle pari opportunità dei diritti, delle differenze culturali, etniche religiose e di genere; della tutela delle minoranze, dell’educazione al consumo critico, della tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti anche attraverso l’organizzazione di iniziative ecologiche et similia.
Pertanto, ALT si dichiara contro il razzismo, la xenofobia, l’intolleranza e l’omofobia. E ne ha dato prova con la partecipazione al Napoli Pride il 26 giugno scorso, unendosi al corteo partito da piazza Cavour e girando assieme ad esso per tutta la città (via Foria, via Duomo, piazza Garibaldi, corso Umberto, via Medina, piazza Municipio) fino in piazza Plebiscito, con alla mano uno striscione sul quale capeggiava la scritta “Gay è ok!”, che ha riscosso l’approvazione degli altri partecipanti e le cui foto sono finite anche sul Napoli Magazine, mentre le reti televisive presenti ne hanno intervistato i membri. La prossima iniziativa prevista sarà invece di nuovo realizzata in città, ma stavolta a carattere sportivo: un torneo di ping pong è stato infatti organizzato per le giornate del 21, 22 e 23 luglio. Ad esso potranno partecipare tutti quelli che lo desiderano, versando una minima quota di partecipazione che andrà a finire nelle casse dell’associazione in attesa di essere spesa alla prossima occasione utile per portare avanti quello che, più che un semplice sogno, ormai, sembra diventare sempre più una realtà concreta. Forse una delle poche cose positive di questo paese, al quale i giovani desiderano con tutte le proprie forze restituire un futuro. Un futuro che duri e che, magari, non contempli la fuga dal proprio passato.
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