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Cronaca Annamaria Bianco 20 marzo 2010 22:56 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
L’UDC e l’Amministrazione unite per combatterla
ACERRA - Giovedì 18 febbraio scorso alle ore 18.00, presso il Castello Baronale di Acerra, si è tenuto un interessante convegno su una delle problematiche più attuali e discusse non solo della nostra società e legislazione, ma anche di quella di tutta Europa: lo Stalking. Un termine che per il suo suono sembra quasi non appartenerci, ma che in realtà – e purtroppo – fa parte della vita quotidiana di molti, come dichiarato anche da Adele Grasso, Vicepresidente di “Spazio Donna” ( telefono rosa ).
Assieme a lei sono intervenuti anche Pina Farina, Presidentessa dell’Associazione “Noi Voci di Donne” e Vicesegretaria dell’UDC di Marcianise; l’Ins. Immacolata Verone, Assessore alle Pari Opportunità; il Dott. Giuseppe Gargano, Sociologo e Dirigente dei Servizi Sociali del nostro paese; l’Avv. Nello Palombo, penalista ed Assessore UDC alla Provincia di Napoli; il Dott. Roberto de Falco, psicologo; la Dott.ssa Nicoletta Barbato, Vicecoordinatore Nazionale Pari Opportunità UDC; la Dott.ssa Paola Pasquariello, Coordinatore Provinciale Pari Opportunità UDC; la Dott.ssa Margherita Dini Ciacci, del Comitato Regionale Unicef Campania; ed infine la Dott.ssa Michela Riemma, delle Politiche Giovanili. Ad introdurre l’incontro sono stati invece Immacolata Carducci, Segretario “Centro per la Libertà” Sez. Acerra; Gaetano Crispo, Segretario “Unione di Centro” Sez. Acerra; ed il Sindaco Tommaso Esposito. L’Avv. Giovanni Di Nardo è stato poi, infine, il Moderatore dell’evento, sopperendo anche all’assenza del Vicesindaco Antonio Crimaldi, convalescente in seguito ad un intervento.
Assieme alla sua, mancavano anche figure di spicco quale quella dell’On.le Carmine Mocerino, della Commissione delle Attività Produttive per la Regione Campania, e dell’On.le Alfano, Commissario Provinciale; entrambi impegnati nella preparazione delle liste per le future elezioni regionali. In ogni caso, l’incontro è andato avanti con successo ed è stato solo il primo di una lunga serie: ve ne saranno ancora. E tutti dedicati alle cosiddette “fasce deboli”, senza distinzione né di età né di sesso né di cultura. L’ha annunciato Carducci, la prima a prendere in mano il microfono; la quale ha anche pubblicamente citato il Ministro Mara Carfagna nel dare un breve quadro generico sulla problematica, legislativa e non, riguardante gli “atti persecutori” nell’articolo 612 bis del Codice Penale.
“Lo Stalker (ovvero il persecutore” ha ricordato “è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.” , con la voce tremante per l’emozione e l’intensità dell’appello lanciato alle vittime: un invito a non lasciarsi frenare dalla paura e a denunciare quanto loro fatto, anche a livello psicologico, senza vergogna. Il sindaco, dal suo canto, ha ringraziato tutti coloro che hanno speso il loro tempo nell’iniziativa, riconfermando l’impegno dell’Amministrazione per l’attivazione di conseguenti iniziative sul territorio. “Ascoltare è il punto di partenza e gli Uffici di assistenza del Comune aprono le loro porte a tutti per lo scopo.” ha anche ricordato, concludendo con un ottimistico augurio sulle future possibilità concrete di affrontare il fenomeno dello Stalking nel miglior modo possibile per lasciare subito dopo la parola a Pina Farina.
Una volta presentata la propria Associazione e le altre presenti nella provincia di Caserta, la Presidentessa ha sottolineato l’importanza della parola: sono vicende sulle quali non si può tacere e che possono sfociare rapidamente in vere e proprie violenze carnali. Esse non riguardano soltanto donne, ma anche uomini! E la prima sentenza di questo genere emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stata proprio di quest’ultima tipologia. A quel punto, non vi è più stato bisogno di aggiungere nulla: è stato proiettato un video che ha svolto la funzione chiarificatrice decisiva e sono poi intervenuti tecnici specifici ad analizzare la legge e le sue conseguenze. Una catena, quella della violenza, che va assolutamente spezzata, usando anche le armi della cultura: quello che occorre a questo paese è sensibilizzazione, ricordando sempre che, in quel 55% di relazioni di coppia in cui lo Stalking si manifesta, potremmo rientrare anche noi. Comprenderlo ed ammetterlo non è segno di debolezza, no. Anzi, di coraggio e forza estremi.
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