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Cronaca Annamaria Bianco 09 marzo 2010 21:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
ACERRA - Il Museo Diocesano di Acerra ha per la prima volta aperto i suoi battenti ad un pubblico diverso dal solito, dando il via ad un’affascinante iniziativa, nell’ambito dell’adesione al Piano Strategico di valorizzazione dei Beni Culturali nell’area nolana, organizzando per l’appunto un corso a riguardo da marzo a maggio di quest’anno, focalizzato sulla cristianità e l’arte sacra.
E non avrebbe potuto essere altrimenti, considerata l’ampia collezione lì esposta, che ripercorre le tappe della storia della diocesi stessa, con argenti provvisti di stemma vescovile, paramenti sacri legati ad altri Enti ecclesiastici, marmi, fotografie ed ancora altro materiale archivistico e a stampa.
Senza contare, inoltre, che l’antico oratorio ospita una vetrina per l’esposizione di pregiati tessuti liturgici, tavole e tele; al piano superiore è collocata una biblioteca per attività di studio e didattica per gruppi non troppo grandi ed, inoltre, il museo ripercorre le tappe della stessa liturgia, richiamando l’attenzione dei visitatori sul significato dell’Eucaristia e sulle modalità delle pratiche religiose riguardo il sacramento, quali il viatico, l’esposizione e la processione. Sistemato nel complesso della Confraternita del SS. Sacramento, l’edificio era sede di un’associazione laicale sorta nel 1542, nel contesto della riforma cattolica e la sua è stata una costruzione avvenuta a più riprese: nel 1587 la chiesa, nel 1664 la cripta e nel 1684 sagrestia ed oratorio.
Depredata di molti dei suoi tesori artistici dopo il terremoto del 1980 da ladri ignoti che avevano fatto razzia al suo interno, oggi la Chiesa ormai sconsacrata è sempre stata un grande vanto per la cittadinanza tutta e, con quest’ulteriore evento, non ha fatto altro che confermare di esserlo ancora. E non ci sono certo dubbi sul fatto che continuerà ad esserlo anche in futuro.
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