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Cronaca Lucia Mautone 01 luglio 2008 00:40 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Professore ordinario alla Facoltà di Ingegneria della Università degli Studi di Napoli "Federico II", professore affiliato al Dipartimento di Ingegneria Chimica presso la University of Washington, professore aggiunto all'Institute of Materials Science della University of Connecticut di Storrs. Uno degli scienziati italiani più citati al mondo, con 7 libri, 400 pubblicazioni su riviste internazionali e 25 brevetti.
Dal 2000 al 2005 è Assessore all'Università e alla Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Nuova Economia, presso la Regione Campania e nel maggio 2006 viene nominato Ministro per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione nel secondo governo Prodi. Alle ultime elezioni politiche viene eletto deputato e ricopre l'incarico di vicepresidente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione). Questo in breve il curriculum professionale e politico del nuovo segretario provinciale del Partito Democratico napoletano.
Una candidatura che ha raccolto molti consensi, Nicolais batte l'Assessore regionale Cozzolino con 194 voti contro 154. Una figura che segna discontinuità con la "vecchia" gestione politica, che è riuscita a mediare nei processi decisionali in questi mesi di gestazione del Partito Democratico e che si vuole radicare nei territori. A poche ore dall'elezione Luigi Nicolais, Gino per gli amici, afferma che "Il primo passaggio decisivo per dare linfa a questo progetto è ripensare il partito come insieme di comunità territoriali". Intende radicare il Partito Democratico nei territori, puntando a creare comunanza di valori ed obiettivi condivisi.
Comincia un momento importantissimo per il Partito Democratico napoletano, cruciale è il rapporto con i cittadini,a cui bisogna "Manifestare con chiarezza questo nostro orientamento, questa ferma determinazione a voltar pagina, anche a dividerci in trasparenza intorno alle opzioni politiche, rappresenta la più importante iniezione di fiducia che una classe dirigente oggi può offrire al Paese".
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