24/04/2024
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Cronaca Lucia Mautone 16 aprile 2008 07:14 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La scena politica è cambiata. Lo sappiamo da stamattina, dopo che le proiezioni ed i primi risultati che si avevano ieri sono diventati certezza. Berlusconi ha vinto con una netta percentuale pari al 46,8%. Si profila una certa stabilità per il prossimo governo in carica.
Non desta molte sorprese la vittoria del centro destra, in quanto era nell'aria, magari non si pensava ad una percentuale così alta di consensi. Il dato sconvolgente però riguarda il nuovo assetto governativo, che passa infatti dal pluralismo al bipartitismo. Per il Senato a rappresentarci avremo 6 partiti: PDL, PD, Lega Nord, Italia dei valori, Udc, Mpa. Tra le fila di questo ultimo schieramento non compare il mariglianese ex senatore Tommaso Barbato, che dall'Udeur è passato nelle fila del Movimento per l'Autonomia di Lombardo. Non gli sono bastati i voti presi, a Marigliano pari al 15%, ma che in ambito regionale hanno raggiunto solo il 2,28% ,troppo poco per conquistare una poltrona al Senato. Stessa situazione per la Camera, con l'aggiunta di 3 deputati di piccoli partiti eletti su base regionale.
L'area nolana ha votato in maggioranza PDL, tra i cui esponenti compare il mariglianese Paolo Russo, che ieri era tra quelli che festeggiavano sotto la sede del Comune di Napoli, saltando al grido di " Chi non salta comunista è". Napoli è tra le priorità del programma politico di Berlusconi, che vuole risolvere l'emergenza rifiuti nel più breve tempo possibile.
Scarso riconoscimento elettorale per il Partito Socialista, che annoverava ben 2 candidati locali, ma che a Marigliano si è fermato al 2,4%.
Non male il risultato del Partito Democratico, che nonostante le critiche per la questione Boscofangone e lo scetticismo di molti ha raggiunto a Marigliano quota 27%, insieme al 5% di Italia dei Valori, tra i cui candidati alla Camera compare Franco Barbato di Camposano.
La sorpresa di queste elezioni però è stata la scomparsa della Sinistra, che si accinge ad operare come forza extraparlamentare, e che non avrà rappresentanti nazionali. Esponenti di spicco come il senatore Tommaso Sodano non sono stati riconfermati, e forte è il senso di delusione e smarrimento per quello che dovrà essere l'assetto politico futuro.
Indubbiamente l'emergenza rifiuti ha influito sull'andamento elettorale e sulla distribuzione del consenso, il non voto ha spostato l'asse a destra. La rinuncia del proprio diritto-dovere infatti ha prodotto una percentuale pari al 30% di astensionisti a Marigliano, che hanno dichiarato un non-voto di protesta. Circa 600 schede elettorali infatti erano state consegnate al Presidente Giorgio Napolitano, cha ha giustamente rimandato la questione a livello locale, invitando i cittadini a non rinunciare al voto. Non si conosce ancora il numero delle schede che sono state riprese dai fautori della protesta, e nessuno sa se le persone che le hanno ritirate poi siano andate a dare la propria preferenza alle urne.
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