Cronaca
Giuseppe Cerciello
02 maggio 2006 00:29
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31°02'N - 46°15'E: NASSIRIYA
SALUTO AGLI EROI DI NASSIRIYA
Per tanti saranno solo numeri ma queste sono le coordinate di Nassiriya e vorrei che gli italiani volgessero lo sguardo in quella direzione pregando per quegli eroi gentili che mai più faranno ritorno a casa.
Il mio pensiero in questi giorni è rivolto a quel luogo dove sangue italiano è stato versato, il mio pensiero è rivolto a quelle persone che hanno definito i nostri ragazzi "esercito di occupazione" a coloro che hanno elevato lo slogan "10 - 100 - 1000 Nassiriya" a quelli che hanno definito questi omicidi "atti disperati di un popolo oppresso" e gli chiedo, dov'era questo "corpo di liberazione" mentre il loro tiranno massacrava il popolo, mentre testava su civili inermi i gas nervini?
La guerra non è mai la scelta giusta, ma i nostri militi ora sono li e noi abbiamo il dovere, l'obbligo di fargli sentire l'amore della propria Patria, loro devono sentirsi fieri della nostra terra, come noi dobbiamo essere orgogliosi di questi soldati.
Non mi sono mai vergognato dei nostri militari, di ciò che hanno fatto o di quello che stanno facendo anzi, ne sono fiero.
Mi vergogno, piuttosto, di coloro che ancora adesso hanno il coraggio di urlare slogan contro di essi e se penso che a farlo sono alcuni italiani … mi dico … abbiamo bandiere diverse, il nostro inno non è lo stesso …
Troppe volte ho sentito dire a queste persone che i nostri soldati dovrebbero tornare a casa perché occupano quei territori, quelle stesse persone che continuano a lamentarsi della povertà di quei Paesi, delle sofferenze che quei popoli patiscono a causa delle poche risorse di cui dispongono…
Ecco allora la soluzione: domani ogni persona che pensa che il nostro esercito non sia li per aiutare, salga su un aereo diretto in quei territori e vada a sostituire uno di quei ragazzi, che finalmente potrà riabbracciare la propria famiglia… curi quei bambini i cui arti sono strappati dalle bombe, sfami quegli anziani i cui occhi chiedono solo serenità , aiuti quelle donne e quegli uomini che troppe atrocità hanno dovuto subire… ma basta con gli slogan, basta lamentarsi, basta manifestazioni … partite ora e lasciate che altri figli ritornino alle loro case…
Ma intanto, tutti, rivolgiamo una preghiera a coloro che non torneranno più… "addio ragazzi e grazie per tutto ciò che ci avete insegnato, grazie per il bene che avete fatto, grazie…"
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