17/04/2024
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Cronaca Giuseppe La Rocca 19 ottobre 2005 18:02 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sono stato per qualche giorno in una piccola città del nordest, grande quanto la nostra, ma il poco tempo trascorso è bastato per alimentare in me tanti dubbi e chiedermi tanti perché, alcuni dei quali vorrei sottoporre a voi ed ai nostri amministratori con la speranza che possiate rispondere e così aiutarmi a capire.
Ore 8,00: ferma al semaforo rosso una lunga fila di automobili, tutte ben allineate e nessun conducente che sorpassi la fila per immettersi poi una volta scattato il verde. Il mio primo perché e semplice: perché questo non accade a Marigliano? Forse perché in città siamo più laboriosi e abbiamo fretta e voglia di cominciare subito la nostra attività ?
Un altro è consequenziale: perché nessuna insofferenza nella cittadina del nord al semaforo verde mentre da noi non scatta nemmeno la fatidica luce che dà il via libera e già sei assordato dai clacson che strombazzano a più non posso? Sempre per la stessa ragione di prima?
Dopo mi sono messo a passeggiare per la medesima cittadina ma, oh stupore!, non notavo alcuna automobile in divieto di sosta o in doppia fila o con gli indicatori di direzione accesi a significare "sono qui, torno subito" o senza grattino. Mi sono guardato intorno alla ricerca di un tutore dell'ordine con blocchetto di contravvenzioni, scusate qui si usa il computer, ma invano. Non era visibile alcun vigile che come cerbero controllasse che tutto fosse a posto.
Si notava anche in bella evidenza la pista ciclabile dove nessuno passava ad intralciare i ciclisti (e in Veneto è un'abitudine usare il velocipede) che poi una volta giunti in centro parcheggiavano la bici e tranquillamente facevano le loro incombenze. Anche qui un quesito mi assilla: perché da noi non si può parcheggiare come dovere e attenersi alle regole? Perché si può andare in bici solo sui marciapiedi, e anche in moto in verità , e abusare degli scivoli per i diversamente abili mettendo a repentaglio l'incolumità dei pedoni? Eppure qui i vigili che controllano, si fa per dire, ci sono ma restano impassibili o, proprio in quel preciso istante guarda caso, sono attratti da altro.
Sempre passeggiando non noto alcuna busta di rifiuti urbani collocata fuori dal cassonetto o, peggio, abbandonata per strada, sia pur essa periferica. Mi consolo pensando che in città e regione viviamo una ormai cronica emergenza rifiuti e perciò non posso chiedermi il perché questo a Marigliano non accade. Ma… improvvisamente vedo affisso, negli appositi spazi naturalmente, un manifesto della Lega Nord, alla quale dello Stato poco gliene "cale" direbbe il poeta, che invitava i cittadini ad una manifestazione contro l'inceneritore.
Oh, anche loro con questi problemi? E allora perché non invadono le strade di rifiuti e intasano i cassonetti ad ogni ora del giorno? Il paragone allora con la nostra "sensibilità " è d'uopo e l'interrogativo anche in questo caso si pone con forza.
Ore 19,30 ormai la giornata volge alla fine e gli esercizi commerciali stanno chiudendo, puntuali naturalmente. Mi soffermo per vedere quando i commercianti porteranno fuori del negozio ciò che devono buttare (scatole, carte, cassette, avanzi di ogni genere). Ma la mia attesa è vana. Nessuno che butti in strada nulla. Possibile? Ebbene si, ognuno conferisce i propri avanzi e li smaltisce come da legge. E ancora non vedo polizia municipale intenta a controllare.
Anche da noi a quell'ora essa non c'è, vivaddio, ma intanto … i rifiuti vengono gettati dove meglio si può, però ben lontani dal proprio esercizio, meglio se c'è una transenna dove tutto si può nascondere.
Questi sono solo alcuni dei pensieri che mi sono venuti e i perché che mi sono posto. Basterebbe poco rispondere ad essi per risolvere gran parte dei problemi inerenti la vivibilità della nostra città . Ma forse non è così. O Forse c'è dell'altro
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