19/04/2024
(133 utenti online)
Cronaca Redazione 05 luglio 2010 23:20 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO. Non solo attività di rottamazione, ma anche furto di energia
elettrica. E’ questa l’inquietante scoperta fatta in questi giorni durante i
lavori di scavo per la realizzazione delle fogne nell’ex sito di via Spione.
Intanto resta al palo la bonifica. Scoppia la rabbia dei residenti. Il comune
avvia i lavori per la realizzazione di una fognatura scavando nel sito in
questione senza aver prima effettuato la bonifica. “E’ assurdo si sta facendo
movimentazione del terreno –afferma Maria Luisa Sodano, responsabile del centro
per i diritti del cittadino- mettendo a repentaglio la salute pubblica.
Sanno tutti che quel terreno è altamente inquinato e che per questo è stato acquisito
al patrimonio comunale”. Il caso esplose in seguito alla scoperta di un’
officina meccanica e di un’attività di rottamazione abusiva realizzata a
ridosso delle abitazioni in spregio alle leggi più elementari in materia
ambientale. Si sversavano oli esausti nel terreno, si depositavano vecchie
batterie di auto come hanno documentato le video denunce e i vari sopralluoghi
effettuati.
Da qui l’intimazione al proprietario di smantellare l’attività,
il quale però noncurante del provvedimento continuò ad occupare il sito fino
alla definitiva acquisizione al patrimonio comunale. Sull’area c’era l’
obbligo della bonifica, mai eseguita dal comune.
“Bypasseremo la zona incriminata –afferma l’ingegnere del comune Andrea Ciccarelli- non intaccando
la parte inquinata”. La gente però non ci sta. “Gli oli sono penetrati nel
terreno. Come si fa a sapere qual era la zona precisa dove è avvenuto lo
scempio”. I residenti annunciano battaglia mentre l’ufficio tecnico carte alla
mano cerca di placare gli animi.
Anita Capasso
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti