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Cronaca Redazione 25 maggio 2010 22:18 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
La salvaguardia dei diritti dei lavoratori e il contrasto a tutte le forme di lavoro precario sono, da sempre, tra i primari principi ispiratori dell’azione della FALCRI. Per questo motivo la FALCRI esprime profonda preoccupazione in merito alle notizie sulle modifiche legislative che potrebbero essere introdotte con il decreto collegato al lavoro.
In particolare, l’introduzione dell’obbligo di esprimere, formalmente e una tantum, la scelta dell’arbitrato in luogo del ricorso al Tribunale del Lavoro rappresenta, per la FALCRI, una grave limitazione dei diritti dei lavoratori. In caso di controversia inerente il rapporto di lavoro, il singolo lavoratore deve poter difatti esercitare liberamente la facoltà di rivolgersi al giudice senza condizionamento alcuno, così come potrebbe invece avvenire con l’approvazione definitiva del ddl.
Addirittura, poi, il ripristino del licenziamento orale - già vietato nel 1966 – rappresenterebbe esclusivamente un ulteriore strumento che va nella direzione di aumentare la precarietà ed indebolire le tutele del Lavoro.
La FALCRI, alla luce anche delle osservazioni rivolte dal presidente della Repubblica in relazione alla prima stesura del collegato al lavoro, lotterà con forza – quindi – affinché non vengano approvate norme di Legge penalizzanti per le lavoratrici ed i lavoratori e, in tal senso, riafferma tutto il proprio impegno all’interno del settore creditizio, finanziario e della riscossione tributi.
FALCRI (Federazione Autonoma Lavoratori del Credito e del Risparmio)
LA SEGRETERIA NAZIONALE
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