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Cronaca Redazione 06 maggio 2010 22:56 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLA - Al via la terza edizione “Maggio dell’architettura”, targata Sieben Archi (architetti urbanisti designers). Organizzata sul territorio di Cimitile, nel suggestivo scenario delle Basiliche Paleocristiane, e precisamente nella Chiesa di San Tommaso, il calendario sarà spalmato su quattro incontri a tema, di cui il primo in data 7 maggio ad oggetto: “Antiche tecnologie per una nuova architettura”.
A muovere il dibattito protagonisti del mondo accademico nazionale e non, del mondo dell’architettura e della sociologia, per trattare motivi di domanda e offerta alla professione per il proprio accrescimento, nonché alle amministrazioni per dibattere insieme su tecnologie più compatibili e che contribuiscano a migliorare la qualità della vita. Ospite di questa prima serata il Presidente Nazionale Europa Africa, arch. Fabrizio Carola. Tutto per dibattere e operare sulle trasformazioni urbane secondo principi culturali, etici, estetici ed economici, e per riportare l'attenzione su una professione che storicamente ha avuto il ruolo di migliorare la qualità della vita nelle città. I soci fondatori (nel numero di sette dal tedesco Sieben=7) intendono l’incontro come un'opportunità per cominciare a porre, anche in sede locale, l'architettura come problema politico.
L’auspicio è di infondere, poi, nel cittadino, ma allo stesso tempo nel progettista, un atteggiamento di qualità nei confronti dell’opera e quindi essere da stimolo al “ben fare” nel campo dell’architettura. ”Una serie di conferenze autonome, previste nei venerdì del mese di maggio, proporranno architetti noti a livello nazionale ed internazionale che, anche attraverso immagini che ne spieghino i differenti linguaggi, nel campo dell’architettura – dice il Presidente Rosa Ferrara- sproneranno alla valutazione sul territorio di quegli insediamenti che, nel rispetto del luogo e della propria contemporaneità, possano porsi ad esempio del fare architettura oggi e non quindi riscopribile attraverso una storicità consolidata o riscopribile da pretendere la locuzione di “monumento”.
Distinguendosi così – aggiunge - dal più consolidato “Maggio dei Monumenti”, il cui bilancio di questi anni è certamente positivo e considerata una kermesse di rilevanza internazionale, con un fortissimo impatto mediatico. L’architettura, come segno di cultura del proprio tempo, risultato di una sinergia comune tra cultura e impresa che si realizzi con gli strumenti dell’architettura e del suo inserimento nel paesaggio e la storia del luogo che l’accoglie”.
Dott. Della Gala Alfonsina
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